Decaro candidato alle Regionali? «C’è ancora tempo», i dem snobbano l'attacco di Conte

Decaro candidato alle Regionali? «C’è ancora tempo», i dem snobbano l'attacco di Conte
di Alessandra LUPO
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 10:52

La parola d’ordine sembra identica: minimizzare sul “gelo” di Giuseppe Conte rispetto alla candidatura di Antonio Decaro e andare avanti per non “bruciare” il candidato alle regionali facendone con un pericoloso anticipo il bersaglio di attacchi e veti incrociati.
Ecco perché, nonostante le parole chiarissime pronunciate dal presidente del M5s durante l’incontro in Regione con Michele Emiliano, che da storico mentore ha voluto assumere per Decaro il ruolo di primo sponsor, nessuno ha deciso di scomporsi.

A cominciare dallo stesso Emiliano, che subito dopo il «no ai diktat di altre forze politiche» da parte di Conte e alla stessa prospettiva di scegliere un candidato del Movimento per la Puglia, si è limitato a ribadire il doppio filo con i pentastellati, che in Regione - in attesa delle postazioni di governo che ne dovrebbero riconoscere pubblicamente il peso - si concretizzerà nel lavoro comune su un nuovo reddito di cittadinanza, la legge contro il consumo di suolo e le comunità energetiche. Nel gruppo Pd, assottigliato dall’uscita di Fabiano Amati e Ruggiero mennea approdati nel Terzo Polo, le parole sono ben calibrate: «Per quanto ci riguarda non c’è stato alcun diktat su Antonio Decaro - commenta Francesco Paolicelli, consigliere regionale ed ex vice Capo di Gabinetto del sindaco di Bari -.

Le elezioni sono nel 2025 e tutto può accadere. In politica può sempre cambiare tutto e mi preoccuperei di amministrare bene fino a fine legislatura». 


Ancora più esplicito il capogruppo dei democratici in Consiglio regionale Filippo Caracciolo, anche lui legatissimo al sindaco di Bari ma anche considerato uomo di Emiliano.
«Non mi sembra che ci voglia Conte per dire che è presto - commenta Caracciolo -: siamo a metà legislatura e abbiamo un programma da mandare avanti. All’ordine del giorno non c’è nessuna candidatura per un ancora non scontato dopo-Eemiliano». Poterebbe non esserci? «Ancora non c’è nulla di certo», ribatte Caracciolo cavalcando l’ipotesi di un terzo mandato, che Emiliano non ha mai del tutto escluso. 
«Al momento - prosegue - Antonio Decaro è impegnato a fare bene il sindaco di Bari ed Emiliano a fare bene il presidente della Regione prova ne sia la delibera sulle stabilizzazioni approvata nelle scorse ore». Quello di Conte, però, era un messaggio politico con un significato piuttosto forte ed era contro il Pd. «Era un messaggio con il significato che gli si vuole dare - conclude il capogruppo - quello che dice è un fatto pleonastico e le forze politiche di maggioranza, compreso il M5s, quando sarà tempo si siederanno a un tavolo per decidere il candidato migliore».
La cautela insomma regna sovrana nel Pd, che in Regione deve prendere le misure del nuovo gruppo calendiano e capire che mosse farà mentre nel partito è ancora alle prese con il congresso, che spacca in due anche le correnti più consolidate. Le presenze ma soprattutto le assenze strategiche all’incontro di sabato con Stefano Bonaccini danno un’idea di quello che si muove sotto traccia. Ma anche di quanto l’asse tra Emiliano e Decaro, considerato inscindibile, potrebbe sfilacciarsi sempre di più sulla scorta di interessi contrapposti. 
Gli stessi toni di Emiliano sull’autonomia differenziata, tornati meno severi qualche giorno fa in attesa del presidente dell’Emilia-Romagna, si sono nuovamente inaspriti nelle ultime ore, diventando più affini al muro contro muro promesso da Conte e i 5s. 
E le strategie non mancano nemmeno tra coloro che sono dati come possibili candidati alla prossima segreteria regionale del partito. Tra i nomi in corsa potrebbe esserci Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale che al di là della corrente d’appartenenza sarebbe vicina a Bonaccini. Il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, anche lui dato tra i possibili candidati, non si è ancora espresso ma già compare tra gli amministratori a favore di Bonaccini presenti sul sito del governatore emiliano romagnolo. E Poi ci sono il consigliere di Emiliano Domenico De Santis, il vice presidente della Giunta Raffaele Piemontese, il deputato Ubaldo Pagano e lo stesso Paolicelli. Ma anche per questo bisognerà prima capire che piega prenderà il congresso.
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