Con la pandemia cresce il rischio di dispersione scolastica: Puglia tra le ultime per matematica e italiano

Con la pandemia cresce il rischio di dispersione scolastica: Puglia tra le ultime per matematica e italiano
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Mercoledì 14 Luglio 2021, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 09:15

In molte regioni del Sud tra cui la Puglia oltre la metà degli studenti non raggiunge la soglia minima di competenze in Italiano: Campania e Calabria 64%, Puglia 59%, Sicilia 57%, Sardegna 53%, Abruzzo 50%. In Campania il 73% degli studenti è sotto il livello minimo di competenza in matematica, in Sicilia 70%, 69% Puglia.

La fotografia, alquanto impietosa, arriva dal rapporto Inalsi pubblicato oggi e fotografa non solo gli enormi danni creati dalla Dad, che hanno peggiorato il livello globale della preparazione scolastica (uno su due in tutta Italia ha finito le superiori con un livello di preparazione inadeguato) ma anche il divario tra Nord e Sud e tra fasce sociali.

Gli effetti sulle competenze

I dati sono preoccupanti. Un altro effetto devastante della pandemia che colpisce, stavolta, il fronte della scuola e dell'educazione dei giovani. Secondo le prove Invalsi 2021, infatti, il 9,5% degli studenti italiani ha terminato il liceo, o l'istituto tecnico, "con competenze di base fortemente inadeguate" (due anni fa era il 7%). Si tratta di circa 45mila giovani che rientrano nella categoria della "dispersione scolastica implicita". Sono quei ragazzi che hanno, solo un'infarinatura di italiano, matematica e inglese ma che all'uscita della scuola, anche se promossi, "non hanno acquisizioni salde" e in molti casi non all'altezza degli studi intrapresi. Un fenomeno che riguarda anche l'università, sottolineano gli esperti. E, numeri Invalsi alla mano, risulta che è del 23% "il livello stimato dei giovani della fascia d'età 18-24 anni che si trova in forte difficoltà nel 2021" avendo per questo abbandonato la scuola o terminandola regolarmente ma senza acquisire le minime competenze di base (erano il 22,1% nel rilevamento del 2019). E permane il divario Nord-Sud, con il Meridione ancora indietro, con la quota di studenti sotto il livello minimo di preparazione che cresce di più tra chi è socialmente svantaggiato.