È il Dantedì: la Puglia (con due città) citata due volte nella Divina Commedia

È il Dantedì: la Puglia (con due città) citata due volte nella Divina Commedia
di Giuseppe ANDRIANI
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Sabato 25 Marzo 2023, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 06:55

È il Dantedì. Il giorno per omaggiare Dante. Si moltiplicano sui social le citazioni, le più belle, le più conosciute. Nella Divina Commedia sono due le citazioni per la Puglia, una per Bari e una per Brindisi. 

Bari e l'ottavo canto del Paradiso

Nel canto ottavo del Paradiso è citata Bari, ma in senso più ampio anche la Puglia. Nell'opera, a quel punto del canto, Dante incontra Carlo Martello, che si autopresenta, pur senza mai citare se stesso, e si dichiara erede di una serie di territori, tra cui il regno di Napoli e l'Ungheria. La Puglia, per come la conosciamo oggi, era chiaramente parte del regno di Napoli. Il territorio che attualmente comprende Puglia e Calabria da Dante è indicato come "corno d'Ausonia". Il riferimento è semplice: Ausonia era un vecchio modo di intendere l'Italia. Il corno è quello che oggi chiameremmo tacco. "Quel corno d’Ausonia che s’imborga/ di Bari e di Gaeta e di Catona/ da ove Tronto e Verde in mare sgorga". Letteralmente: "Quel corno d'Ausonia (Italia, ndr) dove sorgono le città di Bari, Gaeta e Catona (presumibilmente in Calabria), dove i fiumi Tronto e Verde (presumbilmente l'attuale Liri) sgorgano in mare". 

Brindisi e il terzo canto del Purgatorio

Nel canto terzo del Purgatorio è citata Brindisi. Riferimento ancor più semplice in questo caso. Parla Virgilio, rispondendo a Dante che aveva dubitato della sua presenza (non vedendolo accanto a sè).

L'autore dell'Eneide spiega che la luce "oltrepassa" le anime. E fa un riferimento al proprio corpo, alla salma: "Napoli l'ha, e da Brandizio è tolto", dice. Brandizio era l'antico nome di Brindisi, dove morì nel 19 Avanti Cristo Virgilio. Da lì, poi, il corpo fu trasportato a Napoli.

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