Velocità ed età più bassa: ecco perché la variante Covid ora preoccupa la Puglia

Velocità ed età più bassa: ecco perché la variante Covid ora preoccupa la Puglia
di Vincenzo DAMIANI
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Domenica 14 Febbraio 2021, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 08:41

Se il bollettino quotidiano non fa registrare variazioni significative nell'andamento della pandemia in Puglia, un anomalo aumento dei contagi Covid-19 tra i bambini e gli adolescenti ha fatto, invece, scattare il campanello di allarme. Al momento non è possibile stabilire con certezza se quanto sta accadendo sia collegato alla circolazione della variabile inglese del virus, ma il sospetto c'è e verrà fugato nei prossimi giorni dai team del Policlinico di Bari e dell'Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata. Anche perché bisogna tenere sotto controllo le scuole, nel resto d'Italia si stanno susseguendo focolai negli istituti che preoccupano, e non poco, il nuovo governo Draghi. «In Puglia spiega l'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco i casi nelle scuole, da gennaio ad oggi, sono abbastanza costanti, non abbiamo rilevato un incremento che possa preoccuparci. Però, monitoriamo la situazione quotidianamente e ogni settimana elaboriamo dei report per capire come si sta evolvendo la pandemia. Quello che invece abbiamo notato ammette - è che stanno aumentando i contagi nella fascia di età più giovane, tra i bambini, adolescenti e ragazzi. Questo è un dato certo, ormai un trend. Quanto possa essere legato alla presenza della variante inglese non possiamo ancora dirlo, stiamo svolgendo degli accertamenti». Potrebbe, però, non trattarsi di una coincidenza, visto che la variante inglese sembra attecchire maggiormente nei bambini. «Effettivamente - spiega Lopalco - è presente una modifica nella proteina che rende il virus più adesivo nell'albero respiratorio dei più giovani. È presto però per trarre conclusioni».


L'innalzamento del numero di casi tra i bimbi preoccupa comunque, perché i più piccoli diventano vettori e portano il Covid-19 in famiglia, facendo ammalare genitori e nonni.

La variante inglese, inoltre, ha una capacità maggiore di diffondersi e ad un incremento dei casi corrisponde, come in un modello matematico, un aumento dei decessi. La Regione Puglia ha anche attivato «un monitoraggio sulla variante brasiliana e sudafricana, ma non sono stati individuati casi per ora», spiega l'assessore. Insomma, il campanello di allarme è scattato anche in Puglia: «Per il singolo cittadino conclude Lopalco - prendere l'infezione da una variante o da un'altra non cambia nulla, come sanità pubblica invece siamo preoccupanti perché queste varianti corrono più veloci e, di conseguenza, dobbiamo prepararci ad un aumento dei contagi. E all'incremento dei casi c'è solamente una risposta da poter dare, aumentare le restrizioni».


Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che prevede test e isolamento per i viaggiatori provenienti dall'Austria dove circola la variante sudafricana: «La lotta alla pandemia non si ferma. La diffusione delle varianti Covid ci impone la massima prudenza», commenta Speranza. Gli epidemiologi e virologi tornano a chiedere maggiori restrizioni: «Contro la variante inglese sono necessari lockdown locali per completare le vaccinazioni», ha sostenuto Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova. «La comunità scientifica sta dicendo da tempo che non si vaccina in queste condizioni. Si dovrebbe prima bloccare la trasmissione del virus - spiega Crisanti - e poi procedere con le vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Se non si fa in questo modo, bisogna mettere in piedi un programma nazionale, in modo che se ci sono delle varianti in grado di evadere una risposta immunitaria al vaccino, in quelle zone bisogna fare un lockdown durissimo per evitare che il virus si diffonda. O si blocca tutto e si procede alla vaccinazione più rapidamente».


Tornando in Puglia, ieri si è registrato un lieve calo di nuovi casi positivi al Covid, flette anche il numero dei morti. Più contenuto rispetto agli ultimi giorni il numero dei guariti. Su 9.347 tamponi processati sono stati rilevati 945 casi positivi: 315 in provincia di Bari, 66 in provincia di Brindisi, 81 nella provincia Bat, 272 in provincia di Foggia, 41 in provincia di Lecce, 168 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione, 1 provincia di residenza non nota. Venerdì i casi positivi erano stati 1.020 su 10.141 test. Sono stati rilevati 28 decessi: 5 in provincia di Bari, 12 in provincia Bat, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione. In tutto sono 3.582 le vittime. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.428.130 test e sono 89.320 i pazienti guariti rispetto ai 88.325 di venerdì (+995). Anche i casi attualmente positivi calano a 41.522 (-78). Diminuisce anche il numero di pazienti ricoverati: sono 1.548, in riduzione rispetto ai 1.596 di venerdì. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia dall'inizio dell'emergenza è di 134.424.

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