Entro venerdì prossimo tutti i pugliesi tra 40 e 49 anni potranno prenotare l'appuntamento per vaccinarsi contro il Covid. Dopo la riunione della Cabina di regia che si è svolta mercoledì sera, ieri la Regione Puglia ha pubblicato il nuovo calendario e ha deciso di aprire subito le agende. Così, da lunedì 17 maggio, alle 14.00, potranno aderire alla campagna vaccinale coloro che sono nati tra il 1970 e il 1973 (51, 50, 49 e 48 anni). Saranno inclusi, quindi, anche i primi due anni degli over40, in linea con l'ordinanza del Commissario Francesco Paolo Figliuolo. Mercoledì 19 maggio, sempre dalle 14.00, saranno aperte le prenotazioni per la fascia 1974-1977 (47, 46, 45 e 44 anni), mentre venerdì 21 si passerà alla fascia 1978-1981 (43, 42, 41 e 40 anni). Rimangono aperte le prenotazioni per il completamento delle altre fasce di età già iniziate.
Le prenotazioni aperte
Sono al momento aperte le prenotazioni per la fascia over 50, per i nati tra il 1964 e il 1965. Da sabato 15 maggio, dalle 14.00, le prenotazioni saranno aperte per una fascia più ampia: sarà il turno dei nati tra il 1966 e il 1969. «Siamo consapevoli dello sforzo che sarà messo in atto per fornire una data per il vaccino alle fasce di popolazione over 40, ma intendiamo coprire quanto prima con una dose di vaccino quanti più pugliesi possibile. La macchina dei centri vaccinali è testata e funziona soprattutto grazie all'impegno dei dipartimenti di prevenzione, dei sanitari e della Protezione civile, la Puglia somministra tutti i vaccini che arrivano», ha commentato l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco. «Nel frattempo - prosegue - occorre non abbassare la guardia e mantenere tutte le precauzioni per evitare un ritorno di casi e ricoveri che metterebbero in difficoltà gli ospedali anche nella bella stagione. Quindi si devono mettere le mascherine in ogni luogo, curare l'igiene delle mani, controllare la temperatura corporea e soprattutto mantenere il distanziamento sociale in ogni occasione, a casa, al lavoro, per strada e nei luoghi pubblici».
L'obiettivo
L'obiettivo della Regione è arrivare a coprire con prima dose almeno il 70% della popolazione entro fine luglio. Per poi completare tra agosto e settembre, in modo da avere tutti, o quasi, i pugliesi immunizzati per l'inizio dell'anno scolastico e dell'arrivo dell'autunno. In attesa di capire se anche i minori di 16 anni potranno essere vaccinati. Sino a ieri pomeriggio alle 17, erano 1.743.577 le dosi di vaccino anticovid somministrate in Puglia su 1.955.525 consegnate: nel dettaglio, sono 1.218.294 prime dosi e 515.313 seconde dosi.
Il quadro per ogni Asl
Prosegue la vaccinazione con prime e seconde dosi dei pazienti fragili da parte dei medici di medicina generale o dei centri di cura nella Asl Lecce. Sono 45.621 le dosi somministrate finora a persone vulnerabili per patologia. A quota 43.056 le vaccinazioni eseguite dai medici di medicina generale negli ambulatori, a domicilio e in apposite postazioni nei 12 Punti vaccinali di popolazione. Prosegue la vaccinazione degli over 70, degli over 60 e della fascia 59/50: oltre 8000 le vaccinazioni eseguite mercoledì. Ieri, in provincia di Bari sono state effettuate 3.000 inoculazioni, soprattutto per soggetti fragili con allergie e persone che per condizioni di fragilità, legate a varie patologie, non sono state vaccinate con AstraZeneca. Proseguono, inoltre, le vaccinazioni per soggetti di 58 e 59 anni. In calendario anche le somministrazioni di seconde dosi effettuate dai medici di medicina generale. Nel Barese, invece, superate le 11.700 vaccinazioni mercoledì scorso. In dettaglio, i centri vaccinali della Asl Bari hanno somministrato 9.373 prime dosi e 2.335 seconde, di cui 4.238 (3.151 prime, 1.087 seconde) sono state eseguite dai medici di medicina generale a domicilio, studio medico o sede Asl. La copertura vaccinale ha raggiunto almeno con la prima dose il 32 per cento della popolazione residente nel territorio provinciale e per le categorie prioritarie l'88 per cento degli over 80, l'85 degli over 70, il 66 degli over 60 e il 26 per cento dei 59-50enni, la cui vaccinazione è cominciata da pochi giorni.