La didattica a distanza, in Puglia, ha penalizzato gli studenti che non hanno potuto contare su un collegamento internet, soprattutto quelli che vivono nelle aree rurali, considerato che la copertura della banda larga è ferma al 15 per cento. La riapertura delle scuole, chiuse a lungo a causa del Covid, con le lezioni in presenza e il ritorno in classe salva un terzo degli alunni che nella nostra regione si scontrano con questo gap infrastrutturale. Le lezioni in presenza, almeno fino alla prima media, come ha stabilito l’ultimo decreto del governo, finché resteremo in zona rossa, permette di recuperare in parte questa mancanza.
La copertura digitale
Sulla questione della copertura digitale nella campagne interviene Coldiretti Puglia, che sollecita interventi più importanti. «La banda ultralarga in Puglia è ferma al 15% a fronte di una media nazionale del 45% che solo nel 2021 potrà arrivare al 23% di copertura, a fronte di una media nazionale del 53,2%. La nostra regione è sicuramente in difficoltà sui numeri per l’accesso alla rete. La digitalizzazione delle campagne è uno degli assi strategici di intervento per dare sostenibilità alla crescita e garantire la sicurezza ambientale ed alimentare del Paese» sostiene il presidente Savino Muraglia.
La Dad
Le limitazioni imposte contro il diffondersi del contagio hanno determinato la rimodulazione di turni di ingresso, spazi e della fruizione delle stesse lezioni, con insegnanti e famiglie che hanno rivoluzionato sistemi didattici e organizzazione quotidiana per garantire. Tutto questo ha pesato sulle famiglie che non hanno potuto contare sulle connessioni, nonostante alcune scuole abbiano dato in comodato d’uso i device. Il problema è che manca proprio la linea internet, almeno in alcuni comuni pugliesi più isolati e nelle zone rurali, con la conseguenza che in quest’ultimo anno è cresciuta a dismisura la dispersione scolastica.
«La disponibilità di accessi internet per consentire anche la didattica online è importante – prosegue il presidente Savino Muraglia - per ridurre l’isolamento delle aree rurali e al tempo stesso rendere più efficaci le misure anti contagio.
Gli interventi del governo
Rispetto alla banda larga il governo di sta muovendo per potenziare intanto le scuole. Infatti, il 18 febbraio scorso “Infratel Italia”, società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, ha avviato una gara per la fornitura di servizi di connettività Internet a banda ultralarga presso sedi scolastiche sul territorio italiano, compresa la fornitura di fibra ottica in accesso e di servizi di gestione e manutenzione.
Il Piano per le scuole italiane intende dotare gli istituti di servizi di connettività a banda ultralarga fino a 1 Gbit/s in download e banda minima garantita pari a 100 Mbit/s simmetrici, e prevede il collegamento di circa 34.000 scuole su tutto il territorio nazionale, con oltre 2.000 scuole non ancora collegate con le reti di ultima generazione in fibra ottica o tecnologie wireless. Sulla base di quanto deliberato dal Cobul (Comitato per la Banda Ultra Larga), le Regioni che non sono ricomprese nei lotti di gara provvederanno alla realizzazione del Piano attraverso le proprie società in-house regionali sulla base di apposite convenzioni con il Mise ed Infratel Italia. Per la Puglia (insieme a Marche, Abruzzo e Molise) il lotto è aggiudicato a Tim Spa per un importo totale pari a 40.221.886 euro. Nei termini di legge, a valle dei controlli previsti, Infratel Italia provvederà a sottoscrivere i contratti con gli aggiudicatari per partire al più presto con le opere di infrastrutturazione previste