Puglia, rischio zona gialla. Contagi oltre quota 5mila e otto morti. Bari e Lecce le più colpite. Ospedali verso la soglia limite

Puglia, rischio zona gialla. Contagi oltre quota 5mila e otto morti. Bari e Lecce le più colpite. Ospedali verso la soglia limite
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Giovedì 6 Gennaio 2022, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 08:05

In Puglia i numeri continuano a crescere, e stavolta ci si avvicina ai livelli soglia per il cambio di colore, da bianco a giallo. Tre i parametri di riferimento: 50 contagi settimanali ogni centomila abitanti, occupazione dei posti letto in area medica al 15 per cento e in terapia intensiva al 10 per cento. Tra 50 e 150 nuovi positivi ogni 100mila abitanti si resta in zona bianca purché il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se entrambi questi parametri vengono oltrepassati, si va in zona gialla. E la Puglia è a due punti percentuali da entrambi i limiti.

Il bollettino di oggi per la regione

Oltre 70mila tamponi processati per un numero di contagi che in 24 ore in Puglia supera della metà i 5mila casi positivi al Covid.

Sono i numeri del bollettino della Regione Puglia, 5.558 nuovi casi (ieri, 5 gennaio erano 5514 positivi) su 75.641 test giornalieri con un tasso di positività che resta più o meno stabile - 7,3% - e 8 persone decedute.

I contagi divisi per provincia

In neretto i territori più colpiti:
Provincia di Bari: 2.333
Provincia di Bat: 634
Provincia di Brindisi: 568
Provincia di Foggia: 642
Provincia di Lecce: 1.022
Provincia di Taranto: 226
Residenti fuori regione: 114
Provincia in definizione: 19

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L'occupazione dei posti letto 

Sale a 45.648 il numero degli attualmente positivi, di questi 384 sono in ospedale in area non critica, mentre 38 sono i pazieni in terapia intensiva. Anche la Puglia si avvicina così alle soglie critiche di occupazione dei posti letto negli ospedali fissati dal ministero della Salute e che decretano il passaggio in zona gialla. Nei reparti di Medicina Covid, infatti, il tasso di occupazione da parte di pazienti positivi al virus è salito al 13%, il limite è del 15%. Anche nelle terapie intensive il tasso di occupazione, pari all'8%, è a soli due punti dalla soglia critica, 10%

Gli aumenti in 10 regioni, i dati Agenas

I posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19 restano stabili al 15% a livello nazionale ma crescono in 10 regioni in 24 ore: Campania (raggiungendo il 9%), Emilia Romagna (16%), Friuli (17%), Lazio (19%), Puglia (8%), Sicilia (14%), Toscana (16%), Umbria (13%), Valle d'Aosta (15%), Veneto (20%). Il tasso è stabile, ma oltre la soglia del 10%, in Abruzzo (13%), Calabria (15%), Liguria (21%), Lombardia (15%) Marche (21%), PA di Trento (24%), Piemonte (19%), Toscana (15%). In calo nella PA di Bolzano (18%). È quanto emerge dal monitoraggio Agenas, che confronta i dati del 5 gennaio con quelli del giorno prima. 

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