Covid, nuova stretta in arrivo: Green pass anche dal parrucchiere e dall'estetista. L'ipotesi: fine isolamento senza tampone per i vaccinati

Covid, nuova stretta in arrivo: Green pass anche dal parrucchiere e dall'estetista. L'ipotesi: fine isolamento senza tampone per i vaccinati
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 14:55

Vaccino o tampone prima di andare dal parrucchiere, dall'estetista e dal barbiere: da giovedì 20 gennaio si estende l'obbligo di Green pass anche a questo tipo di attività. E dal 1° febbraio fino al 15 giugno anche in Puglia il certificato sarà obbligatorio per i clienti di servizi bancari e finanziari, negozi e centri commerciali, uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni e servizi pubblici (Poste, Inps e Inail). Le persone che accedono senza questo documento rischiano una sanzione da 400 a mille euro.

La lista delle eccezioni

In queste ore il governo è al lavoro per compilare la lista delle eccezioni delle attività per le quali non sarà necessario esibire il certificato verde.

In elenco il medico, il veterinario e la questura per presentare una denuncia. Ma anche il tribunale per testimoniare. Ma il ministero dello Sviluppo Economico vuole inserire anche alimentari, tabaccai, edicole, farmacie, librerie e negozi di giocattoli. Un’altra riunione tecnica è prevista oggi per decidere le deroghe all’obbligo di mostrare il green pass base. Il premier Mario Draghi potrebbe firmare già domani il Dpcm con l’elenco dei negozi esentati. Nessuna deroga, comunque, dovrebbe essere prevista per fiorai, per chi vende vestitini per i neonati, per le profumeriee e per ogni altra attività commerciale che non sia ritenuta strettamente necessaria: è questa al momento la linea di palazzo Chigi.

L'ipotesi: uscita dalla quarantena senza tampone per i vaccinati

Intanto resta aperto il confronto con le Regione per prevedere quarantene più snelle e con meno burocrazia per i positivi asintomatici che abbiamo ricevuto la terza dose di vaccino. Ma si lavora anche a una distinzione tra ricoverati a causa dei sintomi del Covid e chi invece in ospedale è andato per altre ragioni ed è stato trovato positivo ma senza sintomi. Il confronto potrebbe portare a una rivisitazione delle procedure dei gestione della pandemia per evitare la paralisi del Paese. Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando a Rete 4, ha confermato: «Nelle prossime ore si aprirà un tavolo tecnico con le Regioni sulle loro proposte. La nuova fase non è uguale a quella precedente. Anche se ancora è delicata». Speranza non si è sbilanciato, ma è apparso più disponibile alla riforma del conteggio dei ricoveri, più attendista rispetto alla modifica delle quarantene, facendo capire che bisogna aspettare l’evolversi della pandemia, forte del giudizio di Hans Kluge, direttore per l’Europa dell’Oms, che ha giudicato positivamente l’azione dell’Italia e previsto il picco di Omicron nel giro di due o tre settimane.

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