L'intelligenza artificiale avrebbe rivelato un'associazione tra gruppi sanguigni e tasso di mortalità da Covid-19 nel mondo. È quanto scoperto da uno studio realizzato da un gruppo di scienziati dell'Università di Bari e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: l'indagine - comunica l'Università di Bari - rivela come i gruppi sanguigni AB0/Rh siano associati al tasso di mortalità e alle infezioni da SARS-CoV-2 in 75 nazioni.
Lo studio
Un team di ricercatori barese costituito dai professori Roberto Bellotti, Alfonso Monaco, Ester Pantaleo, Nicola Amoroso e Loredana Bellantuono e dal genetista dell'Università degli Studi di Bari, Alessandro Stella, ha rivelato, mediante tecniche di intelligenza artificiale, che a livello mondiale esisterebbe «una significativa associazione statistica tra la severità degli effetti pandemici (tasso di mortalità) del virus e le frequenza dei gruppi sanguigni ABO/Rh nella popolazione».
Ecco i gruppi sanguigni più a rischio
Nel lavoro degli scienziati baresi si studia il ruolo che i gruppi sanguigni ABO/Rh e, la loro differente distribuzione nella popolazione di 75 nazioni, hanno avuto nelle prime tre ondate. I risultati ottenuti dimostrano come il gruppo sanguigno ABO abbia sempre avuto un ruolo primario nelle varie fasi della pandemia, mentre fattori socio-sanitari come la «prevalenza del diabete» e il «tasso di mortalità cardiovascolare» abbiano via via perso importanza. «Per quanto ne sappiamo - dichiarano i ricercatori baresi - il nostro studio è uno dei primi che combina lo studio di diversi fattori, genetici e non genetici, in un modello di previsione complesso che sfrutta il potenziale delle metodiche basate sull'apprendimento automatico per studiare le differenti ondate della pandemia».