Covid, l'immunologo Minelli: «Boom di casi in Inghilterra sia monito a velocizzare sulla terza dose»

Covid, l'immunologo Minelli: «Boom di casi in Inghilterra sia monito a velocizzare sulla terza dose»
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Lunedì 18 Ottobre 2021, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 16:50

Il boom di casi Covid nel Regno Unito «ci deve esortare ad agire in fretta sui percorsi della terza dose» di vaccino. Lo afferma l'immunologo clinico e allergologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata. «In Italia il picco delle vaccinazioni è stato raggiunto nella tarda primavera - ricorda - quindi potremmo essere prossimi ad una nuova recrudescenza del fenomeno Covid, così come sembra stia accadendo nel Regno Unito. Con la terza dose abbiamo la possibilità di mantenere la nostra primazia, visto che è un anno particolare per l'Italia, in cui più volte abbiamo invitato, per esempio, gli inglesi ad assaggiare gli spaghetti. La vaccinazione su larga scala ci ha portati ai primi posti nel mondo per le classifiche di resistenza Covid, se così vogliamo dire».

Importante mantenere il primato italiano

«Al di fuori delle alchimie algebriche di chi, magari, prova a cavarsela richiamandosi al numero di anticorpi personalmente recuperati dopo le due dosi.

Faremmo bene d'ora in poi ad evitare improbabili letture di fenomeni complessi con l'approccio semplicistico di chi conosce le tabelline. L'immunologia e le sue dinamiche sono complicate assai, e non si prestano ad interpretazioni dozzinali. Basiamoci sulle evidenze, e ce ne sono di robuste, che dimostrano come, a distanza di 6 mesi dalla seconda dose, la copertura efficace contro il Sars-CoV-2 cali dal 40 e fino ad oltre il 90%, e quella contro la forma grave di Covid dal 65 al 90%». «L'anno scorso - rammenta Minelli - eravamo attoniti nel constatare una escalation vertiginosa del numero dei contagi e dei ricoveri, mentre adesso il trend appare del tutto invertito, con numeri decrescenti. A metà ottobre del 2020 il Governo discuteva di coprifuoco o zone gialle e rosse; oggi invece si discute della riapertura più o meno generale di tutti i luoghi, i locali e le strutture pubbliche. Dicevo che è stato un anno di riscatto per l'Italia, sono accadute cose straordinarie nello sport (la vittoria degli Europei di calcio) e addirittura impensabili nell'atletica, con affermazioni storiche e senza precedenti nelle discipline di velocità. Non sarebbe male anche un riscatto dalla pandemia. E come per i successi dello sport, anche per il resto nulla è mai casuale», avverte l'esperto. 

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