Covid, in Puglia sfondato il tetto dei 100mila contagi. Nel bollettino 1.500 nuovi casi e 27 decessi. Peggiora il rapporto tra positivi e tamponi

Covid, in Puglia sfondato il tetto dei 100mila contagi. Nel bollettino 1.500 nuovi casi e 27 decessi. Peggiora il rapporto tra positivi e tamponi
di max IAIA
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Sabato 9 Gennaio 2021, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 02:17

È il numero più alto di attuali positivi dall'inizio dell'emergenza. Con 55.279 persone oggi alle prese con il coronavirus (sebbene molti contagiati siano paucisintomatici), il livello di guardia contro la diffusione del coronavirus in Puglia rimane alto. Non si direbbe, secondo alcuni, almeno a giudicare dal passaggio per cinque giorni in zona gialla. Ma è per questo, d'altra parte, che la Regione ha spiegato che avrebbe preferito restare in zona arancione (così come nel weekend appena trascorso), ed è sempre per questo motivo che viene comunque raccomandata la massima prudenza, al di là dell'oggettivo allentamento delle misure restrittive.
Resta tutto sommato alto il tasso di positività (13,6%), con 1.162 nuovi casi su 8.510 tamponi. Dei positivi di ieri, poco meno della metà riguardano la provincia di Bari, con 503 casi, 150 a testa invece per Bat e Foggia. Il Salento sale con altri 139 positivi, segue Taranto con 110 casi, dieci in più rispetto alla provincia di Brindisi. Il quadro è completato da nove residenti fuori regione, mentre un caso è di provincia di residenza non nota.
Nella giornata di ieri, altri 24 morti: 5 in provincia di Bari, 10 nella Bat, due nella provincia di Brindisi, sei nell'area foggiana, uno nella provincia di Taranto. Il numero complessivo delle vittime è di 2.672.
Altri 594 guariti, mentre si riduce lievemente il numero dei ricoveri (dai 1.551 di sabato ai 1.540 di oggi). Ma è sul numero degli attuali positivi che si registra il dato più preoccupante: ieri erano 55.279 (un aumento di quasi 2mila unità nel giro di appena tre giorni).
Anche a livello nazionale l'epidemia non frena ma continua a correre, con i numeri di contagi e decessi che segnano un trend sostanzialmente stabile e che conferma come la circolazione del virus su tutto il territorio nazionale si stia mantenendo elevata. La tendenza è evidenziata dai dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute che, anche per ieri, segnalano 18.627 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore (contro i 19.978 dell'altroieri) e 361 vittime (erano 483 il giorno precedente). Sono stati invece 139.758 i tamponi effettuati per la ricerca del coronavirus nelle ultime 24 ore ed il rapporto con i nuovi casi è salito al 13,3% (+1,7% rispetto a ieri). Aumentano anche i pazienti negli ospedali: quelli in terapia intensiva per Covid sono 2.615 (+22 rispetto a sabato) con 181 nuovi ingressi giornalieri. I ricoverati con sintomi, invece, raggiungono quota 23.427 (+167 rispetto a sabato). In Italia i dimessi o guariti sono 1.617.804 (+11.174), gli attualmente positivi 579.932 (+7.090). Le vittime totali sono 78.755 e i casi 2.276.491. Si tratta di numeri, secondo gli esperti, che spiegano come l'epidemia stia avendo un andamento sostanzialmente stabile. Non ci sono al momento segni di controtendenza o riduzione e ciò dimostra che il virus continua a circolare massicciamente, probabilmente anche a seguito di un certo allentamento dei comportamenti di contenimento durante le festività natalizie». Nei prossimi giorni tuttavia, sottolineano gli esperti, «dovremmo vedere un primo effetto positivo delle ulteriori misure di restrizione in atto, tuttavia bisogna essere molto cauti prima di allentare le restrizioni. Questo è un momento cruciale e delicato». Infatti, preoccupa sempre di più l'incremento dei ricoveri sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari, con numeri che mantengono a livelli preoccupanti la pressione sugli ospedali.
Un'altra novità, intanto, riguarda i test antigenici rapidi che, sulla base della nuova circolare del ministero della Salute, a partire dai prossimi giorni saranno conteggiati nei bollettini quotidiani per la definizione ed il computo dei casi di positività al Covid, anche se è richiesto alle Regioni di rendicontare separatamente il numero di test antigenici effettuati rispetto ai test molecolari.
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