Covid, a Gallipoli il primato regionale dei contagi rispetto al numero di residenti

Covid, a Gallipoli il primato regionale dei contagi rispetto al numero di residenti
di Andrea TAFURO
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Domenica 22 Agosto 2021, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 08:26

È stata un'estate molto difficile per Gallipoli, alle prese con un record assoluto di presenze - in larga parte giovani - nel periodo della pandemia. E i numeri confermano le criticità temute alla vigilia: Gallipoli è infatti salita al primo posto nella classifica regionale per numero di positivi in rapporto alla popolazione residente (poco più di 20mila quella stimata durante il periodo invernale ma che nel pieno della stagione estiva sfiora le 200mila unità).
Un'estate complicata, iniziata con le polemiche sulle discoteche mai riaperte, nonostante le promesse - o le speranze - delle prime settimane. Tantissimi giovani si erano infatti riversati nel Salento convinti dell'imminente riaperture delle discoteche, per uno scenario che avrebbe confermato Gallipoli come la capitale del divertimento nostrano. Il via libera alla riapertura, invece, non è mai arrivato, poiché il governo non lo ha ritenuto opportuno ai fini della lotta alla diffusione del virus.
I giovani, in ogni caso, sebbene orfani dei locali da ballo si sono comunque riversati nelle strade gallipoline, anche di notte, animando la movida cittadina. Un quadro, questo, che aveva comunque allarmato gli esperti, che nei giorni scorsi avevano segnalato un pericolosissimo fenomeno: «Non si riesce ad intervenire con un adeguato tracciamento, perché in molti preferiscono nascondere la positività per non interrompere le vacanze, oppure essendo paucisintomatici non danno importanza ai sintomi e continuano a muoversi». Risultato: i casi latenti erano molti di più di quelli ipotizzati.

I contagi 


Ora i numeri del Dipartimento sanitario regionale sembrano certificare ciò che si temeva già da qualche settimana: Gallipoli è il comune pugliese che fa registrare il maggior numero di positivi in rapporto alla popolazione residente.
C'è tuttavia Alberto Fedele, del dipartimento prevenzione Asl Lecce, che fa rilevare un aspetto importante nell'analisi del fenomeno: «Non è un calcolo corretto - spiega - poiché il rapporto dei casi Covid deve effettuarsi sulla presenze attuali in una città e non sul numero di abitanti residenti. Gallipoli attualmente ha un flusso turistico elevato di giovanissimi, soprattutto under30 non vaccinati, che si ripercuote inevitabilmente sull'aumento dei contagi.

Purtroppo la movida e le occasioni di divertimento tra i ragazzi sono tante e questo favorisce la diffusione del virus. La situazione tuttavia resta costantemente monitorata poiché i numeri dei contagi, così come accaduto sinora può continuare a crescere, almeno sin quando non calerà l'afflusso di vacanzieri».

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