Il timore dei contagi spinge i vaccini: in Puglia 22mila prime dosi in più

Il timore dei contagi spinge i vaccini: in Puglia 22mila prime dosi in più
di Massimiliano IAIA
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Domenica 14 Novembre 2021, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 08:19

Il timore di un'impennata di contagi con l'approssimarsi delle festività natalizie sta spingendo molti pugliesi a sottoporsi alle vaccinazioni anti-Covid. La tendenza riguarda soprattutto le prime dosi, come conferma il report settimanale del governo sulle somministrazioni. Diversa è invece la situazione relativa alle terze dosi, che negli ultimi giorni stanno sì facendo registrare un trend in crescita rispetto alle ultime settimane, ma con un ritmo che rischia di essere effettivamente troppo basso: oltre il 70% della platea degli over 60, dei trapiantati, degli immunodepressi e dei pazienti oncologici non si è ancora sottoposto alla terza somministrazione, ritenuta dagli esperti fondamentale per l'efficacia del vaccino stesso.

Giovani assenti dagli hub: in fascia 12-19 anni il 20% senza dose

Il dato positivo riguarda principalmente la fascia che comprende chi non aveva ricevuto ancora alcuna dose: stando al report del governo, nell'ultima settimana i non immunizzati sono passati da 380.530 a 358.143. Ciò significa che 22.387 pugliesi hanno deciso di vaccinarsi negli ultimi sette giorni. Un balzo in avanti significativo, se si pensa che la settimana scorsa le prime dosi erano state meno di 7mila. In percentuale, la fascia meno vaccinata resta quella tra i 12 e 19 anni, il 20,04% non ha ricevuto nemmeno una dose ma è stato recuperato oltre un punto percentuale rispetto alla settimana scorsa. Segue quella tra 30 e 39 anni con il 15,57% di non vaccinati; poi quella tra 20 e 29 anni con il 13,50% di non immunizzati.

Amati (Pd): «In una giornata solo 15 vaccini in più»

Non ancora così confortante è la situazione relativa alle terze dosi, come conferma il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio, che fa notare come il ritmo delle vaccinazioni non sia adeguato rispetto all'andamento dei nuovi contagi, che continuano a crescere. «L'altroieri - ha detto Amati - eravamo a solo più 15 vaccini rispetto al giorno prima. Ma abbiamo fatto di peggio: ieri meno 1.181 rispetto a 24 ore prima. Il tasso di crescita di contagi, ci dicono i dati, è del 50 per cento in più ogni settimana. Giorgio Sestili, il fisico che ha ideato l'algoritmo per il calcolo dell'indice Rt che ci ha salvato finora, dice che a questo ritmo l'Italia raggiungerà i 15mila casi giornalieri a fine mese, e per Natale potrebbero essere 30mila al giorno».
Nella giornata di ieri sono state somministrate 11.375 dosi.

I vaccinati totali con dose addizionale (trapiantati, immunodepressi e pazienti oncologici) e richiamo (dagli over 60 in su) sono 138.257 su un totale di 461.447, pari al 29,96%. Ne restano da vaccinare, insomma, 323.190. A questi si aggiungeranno dal primo dicembre gli appartenenti alla fascia d'età 40-59 anni, che dovranno sottoporsi anch'essi alla terza dose ad almeno sei mesi di distanza dalla seconda. Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al 17esimo posto con lo 0,43 per cento. È invece al 13esimo posto (3,09 per cento) nella classifica nazionale per dose di richiamo. Sul fronte Covid e Green pass, comunque, il governo decide di non prendere alcuna nuova misura. L'esecutivo aspetta dicembre per una valutazione aggiornata della situazione, tenendo anche conto che si dovrà prorogare lo stato d'emergenza che scade a fine anno.

Verso l'obbligo di terza dose per i sanitari

L'unica novità, a breve, dovrebbe essere quindi l'obbligo del booster per i sanitari ed il personale delle Rsa. È aperta invece la discussione sull'attendibilità dei tamponi antigenici e c'è chi propone di escluderli come mezzo per ottenere il Green pass, da limitare invece ai soli vaccinati, guariti e coloro che si sono sottoposti al più sicuro test molecolare. La misura sembrerebbe tuttavia poco percorribile.
Per quanto riguarda invece il bollettino contagi, ieri in Puglia ci sono stati altri 277 casi, l'1,4% dei 19.769 test eseguiti. Non ci sono stati decessi. Delle 3.787 persone attualmente positive 160 sono ricoverate in area non critica e 19 in terapia intensiva. Resta il punto interrogativo sul quadro epidemiologico da qui a Natale: la curva in Italia sta salendo più rapidamente, con un tempo di raddoppio che si è ridotto da 20 a 14 giorni circa, e per Natale potrebbe portare ad un numero di casi compreso fra 25.000 e 30.000, secondo le stime degli esperti. Per Guido Rasi, consulente del Commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo «siamo molto a rischio e in un equilibrio molto precario, ma se saremo molto disciplinati in questo mese che rimane, potremo avere un Natale migliore di quello dell'anno scorso, ma normale direi di no».
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