Coronavirus, lieve frenata dei contagi, ma c'è un morto: infettato dal figlio asintomatico, muore un 68enne

Coronavirus, lieve frenata dei contagi, ma c'è un morto: infettato dal figlio asintomatico, muore un 68enne
di Vincenzo DAMIANI
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Lunedì 31 Agosto 2020, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 17:13
Ieri, in Puglia, c'è stato un rallentamento dei nuovi casi di Coronavirus, 38 su 1.974 tamponi processati; ma comparando la settimana dal 17 al 23 agosto con quella dal 24 al 30 agosto è più visibile l'andamento verso l'alto della curva dei contagi: 379 contro 167 della settimana successiva a Ferragosto. Complessivamente, 546 positivi in metà mese e, stando alle previsioni della task force, tra una decina di giorni i numeri saranno ancora più importanti. La settimana scorsa, mediamente in Puglia sono stati rilevati 54 casi al giorno, non accadeva dalla seconda metà aprile, quando la prima ondata di Covid-19 andava esaurendosi e il lockdown stava per concludersi. Nonostante la giovane età dei nuovi positivi, la media dei ricoveri resta uguale a quella registrata durante la prima ondata, circa il 15% del totale dei casi. Dei 38 contagi rilevati ieri, 28 sono stati registrati in provincia di Bari, 2 nella Bat, 6 in provincia di Foggia, uno in provincia di Lecce e uno fuori regione.

Puglia: ancora un balzo, 69 nuovi casi. Otto individuati al rientro dalla Sardegna. Gli attualmente positivi oltre quota 800

Nel bollettino ufficiale non vengono riportati decessi, ma al Moscati di Taranto è morto un 68enne di Massafra. L'uomo soffriva di diabete ma non aveva altre patologie pregresse, era stato ricoverato prima nel reparto di Malattie infettive poi per l'aggravarsi della situazione era stato trasferito in rianimazione ma ieri mattina non ce l'ha fatta. A contagiarlo, il figlio - asintomatico - rientrato dalla Germania.

I casi attualmente positivi in Puglia sono 844, di cui 123 ricoverati negli ospedali; dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 305.020 test e sono 4.040 i pazienti guariti. Dei 28 contagi in provincia di Bari «15 sono contatti stretti di casi già tracciati dal Dipartimento di prevenzione, 3 rientri dalla Sardegna, 9 positivi in fase di approfondimento e un caso riscontrato dalla attività di triage dei pronto soccorso», spiega il direttore generale dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce.

Domenica scorsa, nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto, diretto dal dottor Emilio Stola, una donna positiva al Covid-19 ha dato alla luce un bambino. È la prima volta che al nosocomio tarantino avviene un parto di una donna Covid-positiva. La paziente è giunta in pronto soccorso nella notte tra sabato e domenica, alle ore 4,30 circa, e sistemata nell'area isolamento per l'effettuazione del pre-triage, secondo le procedure definite per rilevare i casi di positività al Covid prima dell'accesso alle strutture sanitarie. La donna è risultata essere positiva al Covid-19, pur essendo asintomatica. Pertanto, valutata l'opportunità del ricovero, è stata attivata la procedura aziendale per la gestione. Trasportata mediante l'ascensore dedicato nell'area di isolamento travaglio/parto, il parto, naturale, è avvenuto alle ore 12,50 di domenica 30 agosto. Il neonato è un maschio e pesa 3.300 grammi. Il bambino è in buone condizioni cliniche, non ha avuto problemi respiratori e attualmente è assistito dai pediatri dell'Utin. Il primo tampone effettuato sul bambino ha dato esito negativo, ma bisognerà attendere l'esito del secondo tampone per avere la certezza della negatività. Anche la madre è in buone condizioni di salute, presenta parametri clinici e strumentali regolari, e il post-partum procede regolarmente.

A Bari, invece, c'è stata la chiusura di un pronto soccorso, quello dell'ospedale accreditato Mater Dei, per la positività di una infermiera. Su tutti gli operatori sono stati effettuati i tamponi e gli ambienti sono stati sanificati. Il test verrà effettuato nuovamente a distanza di 24 ore, quindi fanno sapere dalla clinica privata il pronto soccorso resterà chiuso almeno sino ad oggi. I controlli sono stati eseguiti anche sui pazienti venuti a contatto con la dipendente risultata positivo. L'infermiera sarebbe stata contagiata dopo essere venuta a contatto con uno dei 29 baresi risultato positivo dopo essere rientrato da un viaggio organizzato in Calabria.

Intanto, arrivano aggiornamenti sull'utilizzo dell'App Immuni in Italia, un mezzo flop. Cresce ma di poco l'uso, l'applicazione è stata scaricata da 5,3 milioni di utenti, pari al 14% della popolazione italiana che ha uno smartphone. Numeri lontani dall'obiettivo del 60% affinché il sistema sia davvero efficace nel contenimento della pandemia.
(ha collaborato Nazareno Di Noi)
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