Una evidente e continua tendenza all'aumento dei nuovi casi di positività al Covid. È quanto emerge dal report settimanale diffuso dall'Asl di Bari per la settimana che va da 20 al 26 dicembre. Il tasso d'incidenza settimanale sale fino a 174,5 casi per 100mila abitanti, in incremento del 67,9% rispetto al dato rilevato sette giorni fa e con conferme di crescita anche nelle ultime ore. Nella settimana precedente (dal 13 al 19 dicembre) era di 103,9, in quella dal 6 al 12 dicembre era di 62,1. Il tasso calcolato al 30 dicembre, infatti, è già a quota 334 per 100mila abitanti.
Contagi fuori controllo: a Manduria 236 positivi, la metà in età compresa tra i 13 e i 40 anni
Il completamento dei cicli
Sul versante della campagna anti-Covid, che dura ininterrottamente da un anno, i centri vaccinali del territorio hanno finora somministrato 2 milioni e 485.432 dosi, tra prime, seconde dosi e richiami. In forte ascesa la campagna con dose 'booster': ne sono state somministrate 435.649. Prosegue molto bene anche la vaccinazione in età pediatrica, riservata a bambine e bambini tra 5 e 11 anni, con oltre 11.700 somministrazioni eseguite in quasi due settimane tra sedute scolastiche, Open day in hub e l'attività dei pediatri di libera scelta. Spiccano, in particolare, i buoni risultati ottenuti in breve tempo sia tra i più piccoli (il 15% dei 5-11enni, 20% nella sola Bari), ha già ricevuto la prima dose rispetto all'8,2% in Italia, sia per la copertura 'booster' assicurata a chi ha completato il ciclo da almeno 5 mesi. Il 63% dei residenti over 16 di Bari e provincia hanno avuto accesso al richiamo, con punte del 73% tra i 70-79enni e dell'86% tra gli over 80. Fondamentale l'adesione dei residenti della città di Bari: il 93% degli over 12 ha completato la scheda vaccinale e il 67% dei vaccinabili over 16 ha rinforzato la protezione col booster.
Il rigoroso rispetto delle norme
«Nondimeno l'elevata circolazione del virus in tutti i comuni dell'Area Metropolitana di Bari - spiega la Asl - impone all'intera popolazione un rigoroso rispetto non solo delle norme stabilite a livello nazionale ma anche, a maggior ragione, delle regole di prevenzione ormai ben note: evitare il più possibile situazioni di assembramento all'aperto e al chiuso, uso appropriato delle mascherine, igiene delle mani e adeguata areazione degli ambienti, sia in contesti abitativi sia sui luoghi di lavoro».