Covid, 8.559 i nuovi casi in Puglia e incidenza al 31,1%. Omicron 5 la variante peggiore. Ecco cosa sappiamo

Covid, 8.559 i nuovi casi in Puglia e incidenza al 31,1%. Omicron 5 la variante peggiore. Ecco cosa sappiamo
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Mercoledì 6 Luglio 2022, 14:29 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:39

Sale ancora la curva dei contagi  covid in Puglia: in 24 ore oltre 8mila casi con una incidenza che sale al 32,1%. E' Omicron 5 a rendere più vulnerabili i pugliesi, la variante che colpisce le vie respiratorie alte. 

Il bollettino

Sono 8.559 i nuovi casi di covid rilevati Puglia su 26.646 test giornalieri registrati, con una incidenza del 32,1%. Le vittime sono state tre. La provincia più colpita è quella di Bari (2.651 casi), seguita da quella di Lecce (2.000), Taranto (1.164) e Foggia (929). Nel Brindisino i casi sono stati 920 e nella Bat sono 722. I positivi residenti fuori regione sono 142 e 31 quelli per cui non è stata ancora definita la provincia di provenienza. Le persone attualmente positive sono 69.564, delle quali 414 sono ricoverate in area non critica (ieri 380) e 17 in terapia intensiva (ieri 18). 

Occupazione posti letto

Nelle ultime 48 ore è salita ancora la curva dei ricoveri Covid in Puglia: secondo il monitoraggio dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nei reparti di Medicina si è passati dal 12 al 14% di occupazione dei posti letto, sopra la media nazionale di due punti percentuali; mentre nelle Intensive, l'occupazione dei posti è passata dal 3 al 4%.

Omicron 5, i sintomi

Dal punto di vista clinico gli scienziati confermano che la Omicron 5 colpisce soprattutto le vie respiratorie alte, causa meno polmoniti rispetto alla Delta. C'è però un problema, come ha spiegato l'infettivologo del Gemelli, Roberto Cauda, in una intervista al Messaggero: anche se per fortuna è bassa la percentuale di casi gravi, su un totale enorme di positivi rappresenta comunque un numero assoluto significativo. Inoltre, secondo Eric Topol, dello Scripps Research Institute, la Omicron 5 potrebbe essere il virus peggiore che abbiamo mai visto in circolazione perché è molto trasmissibile.

Uno dei problemi principali è che può contagiare anche chi è stato positivo di recente, secondo Cauda anche solo un mese fa, anche se era stato infettato da altre sottovarianti di Omicron.

La fuga immunitaria

La fuga immunitaria che aggira, quanto meno per ciò che riguarda la protezione dall'infezione, anche i vaccini, rappresenta il vero problema. L'aggiornamento dei vaccini in corso deve superare questo ostacolo: sono stati studiati per le precedenti versioni della Omicron, mentre all'orizzonte non c'è solo la massiccia diffusione della 5, sostanzialmente differente, ma anche la diffusione di nuove sottovarianti, come la Ba.2.75, che ha 11 mutazioni che la distinguono dalla 5, con una perfino maggiore fuga immunitaria. 

L'effetto vaccino sulla malattia

Va anche detto, spiegano gli esperti, che rafforzare l'immunità con le dosi booster resta importante, perché permane la protezione dalla malattia grave. Eppure, la somministrazione della quarta dose per gli over 80 sta andando a rilento. Va infine detto che l'esperienza del Portogallo, la prima nazione dell'Europa occidentale ad affrontare l'impressionante diffusione della Omicron 5, offre anche qualche spiraglio di ottimismo perché dopo una crescita impetuosa ora i casi stanno diminuendo e gli ospedali, malgrado una forte pressione, hanno tenuto.

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