Corruzione e truffa: sei arresti in Puglia. Indagati anche dirigenti e funzionari della Regione

Corruzione e truffa: sei arresti in Puglia. Indagati anche dirigenti e funzionari della Regione
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Giovedì 11 Novembre 2021, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 12:32

Corruzione e truffa, sei arresti in Puglia e tra gli indagati anche dirigenti e funzionari della Regione. La Guardia di Finanza di Bari ha arrestato sei persone, una in carcere e 5 agli arresti domiciliari, e sequestrato beni per 2 milioni di euro nei confronti di 4 imprese, nell'ambito della indagine «Radici» su presunte corruzione e truffa ai danni della Regione Puglia

L'operazione delle fiamme gialle

Gli indagati sono complessivamente 21, di cui 3 pubblici ufficiali (tra dirigenti e funzionari) della Regione Puglia, 10 imprenditori operanti nel settore agricolo-forestale in provincia di Foggia e 8 consulenti agronomi. Gli indagati rispondono, a vario titolo, di tentata concussione, corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche commessi a Bari e in provincia di Foggia nel periodo 2012 - 2020.

Documenti falsificati

Avrebbe intascato da tecnici e imprenditori agricoli foggiani denaro - il 3% per ogni pratica o somme concordate dai 500 ai 30mila euro - per agevolarli nell'ottenimento dei fondi del Psr, il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia, falsificando la documentazione sulla sussistenza dei requisiti per accedere ai finanziamenti, così truffando l'ente. Per questo Lorenzo Mazzini, 63enne foggiano, funzionario regionale del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale - Sezione coordinamento dei Servizi Territoriali di Foggia, è finito oggi in carcere nell'ambito dell'inchiesta «Radici» della Procura di Bari.

Oltre lui, sono agli arresti domiciliari gli imprenditori agricoli foggiani Matteo Fasanella, Nunzio Nargiso, Nicola Biscotti e Francesco Nasuti e l'agronomo, anche lui foggiano, Antonio Simone. I fatti contestati risalgono agli anni 2019-2020. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 2 milioni di euro nei confronti delle aziende Consorzio Agroforestale «Biase Fasanella» di Peschici, Soc. Cooperativa «Tenuta Umbra» di Foggia, «Agri Verde» di Nargiso Nunzio & C di Apricena, «Cala Lunga» di Vieste.

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