Coronavirus, passeggeri del volo low cost in quarantena. E il parroco di Trepuzzi vieta le strette di mano: «Non toccate l'acqua santa»

Coronavirus, passeggeri del volo low cost in quarantena. E il parroco di Trepuzzi vieta le strette di mano: «Non toccate l'acqua santa»
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Sabato 29 Febbraio 2020, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:16
Restano tre i casi di contagio da coronavirus in Puglia, ora validati anche dallo Spallanzani di Roma e ieri rientrati ufficialmente anche nel computo della Protezione civile. La guardia resta alta, il monitoraggio costante. E i riflettori sono puntati sul paziente 1 pugliese, il 43enne di Torricella (in provincia di Taranto) rientrato con il volo Malpensa-Brindisi lunedì scorso. Gli altri due contagiati sono il fratello e la moglie: il 43enne è ricoverato nel reparto Malattie infettive del Moscati di Taranto, è sfebbrato ed è in via di guarigione; gli altri due sono in isolamento nelle rispettive abitazioni e non presentano sintomi.

Le misure di precauzione e contenimento non sono riuscite, tuttavia, a evitare che si scatenasse il panico. Così, dopo il caso del medico che si è rifiutato, a Cutrofiano, di visitare un bambino di 4 anni e il caos a Palazzo di Giustizia, a Lecce, sempre in un Comune del Salento, a Trepuzzi, il parroco ha vietato lo scambio di un segno di  pace a Messa e la possibilità di attingere all’acqua benedetta per il segno della croce all’ingresso della chiesa. Una decisione che sta facendo discutere.

Tornando all'allarme per il volo low cost sul quale ha viaggiato il 43enne di Torricella, positivo al tampo, l'obiettivo ora è preservare e invitare alla quarantena sorvegliata gli altri passeggeri del volo Easyjet: in tutto 130. Alla compagnia aerea già l'altroieri erano state chieste le generalità dei 130, ieri i carabinieri del Nas hanno provveduto a notificare l'ordinanza finalizzata alla quarantena a tutti i passeggeri: in 32 risultano residenti nel Tarantino, 33 in provincia di Brindisi e 32 in quella di Lecce. In assenza di sintomi, i passeggeri non saranno sottoposti a tampone. La Regione fa inoltre sapere che ieri sono stati esaminati altri 42 tamponi e risultano tutti negativi.

Ora però la priorità è mettere in sicurezza i passeggeri del Malpensa-Brindisi di lunedì. Il Comando Nas di Bari - fa sapere la Regione - con la collaborazione dei comandi di Taranto/Brindisi e Lecce, «ha tempestivamente provveduto a notificare i provvedimenti di permanenza domiciliare intrapresi con l'ordinanza del Presidente della Regione Puglia» emanata giovedì scorso. «I Servizi di Igiene Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl di Taranto, Brindisi e Lecce hanno rintracciato e posto in sorveglianza attiva sanitaria rispettivamente i 32, 33 e 35 residenti nelle sopraindicate province che si sono imbarcati sul volo identificato in corso di indagine epidemiologica. Sono state, altresì, spiegate le misure precauzionali da adottare. Sono in corso ulteriori approfondimenti su alcuni passeggeri che risulterebbero non aver più viaggiato su quel volo e su alcuni passeggeri stranieri e/o turisti non residenti». Insomma: manca qualche unità all'appello.

Anche ieri nuovi vertici in videoconferenza sull'asse Bari-Roma. E altri riscontri sui casi sospetti. «Sono risultati negativi - ribadiscono dalla Regione - i 42 tamponi esaminati oggi dal laboratorio di riferimento regionale. L'accertamento sui casi sospetti continua regolarmente. Si ribadisce che, in linea con le indicazioni del ministero della Salute, i test non vanno eseguiti su soggetti asintomatici, anche se provenienti dalle aree a rischio, ma solo sui soggetti sintomatici dopo attenta valutazione medica. Il livello di attenzione nella regione è massimo. In tutto, ad oggi, in Puglia sono stati effettuati 242 test». La Regione ha anche attivato un numero verde ad hoc (800713931) per fornire tutte le informazioni: finora circa mille chiamate. Ieri inoltre «il direttore del Dipartimento politiche della salute, Vito Montanaro, ha incontrato questa mattina una delegazione di Federfarma e Ordine dei Farmacisti per rafforzare la collaborazione tra Regione e farmacisti nella gestione dell'emergenza».

Il 43enne tarantino era stato cinque giorni nel Lodigiano, perciò in piena zona-rossa, ed era passato anche da Codogno dalla madre ricoverata in una struttura del posto. Le cure, riferiscono fonti dell'Asl, hanno «fatto effetto e il decorso clinico è positivo». Sua moglie e suo fratello, sottoposti a tampone, sono risultati positivi al Coronavirus, e il test sarà ripetuto dopo 14 giorni. «A loro sono stati forniti dei dispositivi di protezione - riferiscono le stesse fonti - e vengono seguiti dai nostri specialisti. La situazione è sotto controllo».

Intanto un molfettese di 50 anni, che vive e lavora a Londra, è stato isolato nella capitale britannica dopo che è risultato positivo al Covid-19. L'uomo, figlio di una donna che si sottopone a dialisi, nei giorni scorsi era stato nella cittadina del nord barese per poi ripartire per Londra. Sta bene ed è stato lui stesso a sottoporsi al test in via precauzionale risultando positivo. Non è da escludere che sia stato contagiato durante uno scalo a Milano (avvenuto lo scorso martedì), la mamma - che è ricoverata al Policlinico ed è in isolamento - non presenta alcuna sintomo. Prevista la profilassi comunque per familiari e amici venuti a contatto con l'uomo.
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