Coronavirus, chiusi cinema, teatri e musei. Franceschini: «La cultura sia trasmessa in tv e sui social»

Coronavirus, chiusi cinema, teatri e musei. Franceschini: «La cultura sia trasmessa in tv e sui social»
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Domenica 8 Marzo 2020, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 18:37
«Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa. Ma la cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti». Così il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini in un tweet, dopo le misure drastiche di contenimento del contagio da coronavirus, prese dal Consiglio dei ministri.

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Chiusi locali, pub e discoteche, palestre, piscine e tutte le attività culturali. «Si comunica, che in ottemperanza alle nuove disposizioni del Governo, la Multisala Andromeda Cinemas di Brindisi sarà chiusa da oggi fino a nuove indicazioni». La stessa decisione è attesa in queste ore per gli altri cinema pugliesi, mentre il mondo della cultura e dello spettacolo chiede aiuti al Governo per evitare il collasso e mentre tantissimi artisti iniziano a proporre spettacoli su Facebook e Instagram. 

«Questa domenica - scrive sui social Luigi De Luca, direttore del polo museale provinciale di Castromediano a Lecce - si apre con una notizia che non avremmo mai voluto dare.
L'ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri ci obbliga a chiudere il Museo Castromediano, la Biblioteca Bernardini e Casa Comi a Lucugnano. Lo facciamo a malincuore, ma consapevoli di contribuire così, nel nostro piccolo, a dare una mano a quanti quotidianamente su vari fronti combattono la battaglia contro l'epidemia. Consapevoli che questa è una battaglia di tutti. Dell'intero paese e di ogni singolo cittadino.
Chiudiamo, ma continueremo ad esserci attraverso gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, racconteremo i progetti in corso e futuri e attraverso internet comunicheremo contenuti e bellezza come antidoti alla paura. È importante restare in contatto. Perché, ne siamo certi, "tutto andrà bene" e ricorderemo questa esperienza come la prova che ci ha reso migliori».
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