Coronavirus, al vaglio l'ipotesi di un censimento per chi rientra dal Nord

Coronavirus, al vaglio l'ipotesi di un censimento per chi rientra dal Nord
di Massimiliano IAIA
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Lunedì 24 Febbraio 2020, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 20:00
Un censimento per chi in queste ore dal Nord sta rientrando in Puglia, compresi gli studenti fuorisede, segnalando la propria presenza al medico di famiglia e rispondendo alle domande di un questionario. È uno dei punti che saranno discussi dalla task force della Regione Puglia guidata dal presidente Michele Emiliano e coordinata dal direttore dell'area Salute, Vito Montanaro, nella riunione convocata per oggi per fare il punto della situazione sull'emergenza coronavirus.
 
La Puglia tiene alto il livello di guardia, anche se fortunatamente ancora nessun caso è stato registrato sul territorio regionale. Negativi sono risultati infatti sia il test dell'aviere 25enne salentino, tornato in licenza da Treviso, ricoverato da sabato sera al Vito Fazzi di Lecce con febbre e tosse, sia le analisi su una coppia di 20enni rientrata da Lodi a Bari con la febbre. Rassicurazioni, in tal senso, sono giunte nel tardo pomeriggio di ieri dallo stesso Montanaro. In una nota la Regione Puglia ribadisce come sia «fondamentale che i soggetti con recente viaggio in aree a rischio, Cina in particolare, oltre che in altre aree con circolazione sostenuta di nuovo coronavirus, o i contatti stretti di casi sospetti e accertati, allertino le autorità sanitarie senza andare ai pronto soccorso. I test - prosegue la nota - dopo opportuna valutazione clinico-epidemiologica, saranno eseguiti tempestivamente».

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Sono risultati negativi «i test per Sars-CoV-2, l'agente del Covid-19, sui tamponi eseguiti su tutti i casi sospetti segnalati nelle ultime ore in Puglia. In particolare è risultato negativo il caso sospetto ricoverato alle Malattie Infettive di Lecce per cui c'era stato un grande allarme». I test sono stati eseguiti presso il Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità Pubblica, indicato nella nuova circolare Ministeriale, emanata proprio sabato quale centro di riferimento per la regione e già centro di riferimento regionale per la sorveglianza virologica dell'influenza e altri virus respiratori nonché per le nuove emergenze infettive.


Anche in Puglia, come del resto su tutto il territorio nazionale, vale il divieto di viaggi d'istruzione scolastici in Italia e all'estero, così come disposto dal governo nel decreto legge varato sabato, ma intanto altre misure precauzionali vengono prese su tutto il territorio: a Fasano l'organizzazione di un veglioncino di Carnevale per bambini che si sarebbe dovuto tenere nella Casina municipale è stato annullato.Intanto il coronavirus ha fatto una terza vittima. Si tratta di una paziente oncologica morta all'ospedale di Crema. L'epidemia accelera. Più che raddoppiati i contagiati rispetto a ieri: sono 149 (esclusi i decessi). L'Italia sale al terzo posto nella classifica mondiale per numero di casi, dopo Cina e Sud Corea. E il Nord si mette sotto quarantena per provare a frenare l'avanzata del Covid-19: stop a scuole, università, messe, pub, discoteche. Per gli 11 paesi delle zone focolaio è poi scattato il cinturamento: posti di blocco delle forze dell'ordine impediscono l'ingresso e l'uscita degli abitanti (circa 50mila in tutto).
Il Governo ha stanziato altri 20 milioni per fronteggiare l'emergenza. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato il decreto con le misure speciali approvato dal Consiglio dei ministri.
È la Lombardia la regione con il più alto numero di contagiati, 112, compresi i due morti. La Regione ha disposto la chiusura di scuole, università, musei. Sospese le messe. Porte sbarrate al Duomo di Milano (per i turisti) ed alla Scala. Stop a tutti gli eventi in programma. Restano aperti i negozi, ma non i bar ed i locali notturni, off limits dalle 18 alle 6. Le misure varranno per una settimana. «Se la situazione dovesse degenerare - ha spiegato il governatore Attilio Fontana - si potrebbero assumere iniziative più drastiche e rigorose» sul modello di quelle che in Cina sono state adottate «a Wuhan». E nel capoluogo lombardo è corsa al cibo. I supermercati sono stati presi d'assalto dai milanesi. Prova a chiudersi anche il Veneto, 22 contagiati, compresa la vittima (25 secondo la Regione, che include dei casi non ancora definiti). Il presidente Luca Zaia ha firmato un'ordinanza per bloccare tutte le manifestazioni pubbliche, scuole e musei fino all'1 marzo. Si ferma anche il Carnevale di Venezia.
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