Pressing dei sindaci per abolire il coprifuoco: via prima del 21 giugno per far decollare la stagione turistica

Pressing dei sindaci per abolire il coprifuoco: via prima del 21 giugno per far decollare la stagione turistica
Pressing dei sindaci per abolire il coprifuoco: ​via prima del 21 giugno per far decollare la stagione turistica
di Paola COLACI
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Mercoledì 19 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16:08

«Coprifuoco cancellato dal 21 giugno? Troppo tardi. Il governo valuti di anticipare. La stagione turistica sta per partire e questa decisione rischia di rappresentare un problema». Non più “sceriffi” in campo contro cittadini indisciplinati e giovani insofferenti alle regole anti-Covid e pronti, se necessario, a schierare vigili e polizia locale in strada per scongiurare assembramenti di piazze e centri cittadini. E niente più appelli sui social a non affollare città e località turistiche per passeggiate domenicali e gite al mare.

In vista dell’estate i sindaci pugliesi invertono la rotta. E complice l’allentamento della morsa del virus, il calo dei contagi e l’accelerazione della campagna vaccinale ora puntano sul “liberalismo”. E in vista della stagione estiva auspicano l’immediata ripartenza del turismo, della ristorazione e del commercio. Settori strategici tra i più colpiti dalla pandemia e per i quali la stagione alle porte si spera possa rappresentare una boccata d’ossigeno.

Principio che secondo alcuni tra gli amministratori delle principali “perle turistiche” pugliesi, mal si concilia con la volontà del governo di mantenere in vigore il coprifuoco sino al 21 giugno. Pur prevedendo un graduale riduzione temporale della misura.

Le parole dei sindaci

Secondo quanto stabilisce il nuovo Decreto approvato dal governo di Mario Draghi lunedì sera e pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale, a partire da oggi il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle 22 alle 5 sarà ridotto di un’ora: il rientro a casa sarà quindi possibile fino alle 23. Dal 7 giugno, poi, verrà portato a mezzanotte. Dal 21 giugno, infine, sarà cancellato definitivamente. E non ci saranno più limiti orari agli spostamenti. Abolizione prevista già da subito nelle regioni in zona bianca.

La parola d’ordine dell’Esecutivo di Draghi, dunque, è la gradualità. «Politica della prudenza condivisibile in linea di massima - riflettono i sindaci pugliesi - Ma abolire il coprifuoco il 21 giugno, a stagione turistica ormai avviata rischia di essere una scelta tardiva se non del tutto inutile». Ne è convinto Francesco Zaccaria, primo cittadino di Fasano in provincia di Brindisi. «La linea della prudenza e della moderazione rappresenta sempre la scelta migliore - precisa in premessa il sindaco - Ma è fondamentale che questa gradualità abbia una prospettiva definita. La data prevista per la cancellazione del coprifuoco è stata fissata al 21 giugno. Scadenza che si sarebbe potuta anticipare, a mio avviso. A fine giugno la stagione turistica è ormai partita e tale previsione rischia di compromettere l’avvio dell’estate».

A supporto della sua riflessione, Zaccaria punta i riflettori sui dati del contagio nella località turistica pugliese. «A Fasano i contagi sono calati drasticamente - rimarca - Nel giro di un mese i positivi sono scesi da 330 a meno di 10. E nel giro di pochi giorni mi auguro che la città possa essere Covid-free. Stesso andamento della curva epidemiologica che si sta registrano in tutta la regione, complice anche il notevole impulso dato alla campagna vaccinale. Perché attendere così a lungo, dunque, per eliminare il coprifuoco?»

Stesso interrogativo che si pone il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva: «La linea della prudenza e della gradualità ha dato i suo frutti, è indubbio - sottolinea il primo cittadino della città turistica - Come è altrettanto chiaro ormai che anche la campagna vaccinale sta restituendo i suoi effetti positivi. Ecco perché ora auspico che l’abolizione del coprifuoco possa essere anticipata dal governo. La Puglia ha necessità di ripartire. E la stagione turistica è ormai alle porte. Ecco perché auspico una accelerata sul fronte della revisione di alcune misure. Ferma restando l’esigenza di monitorare l’andamento della pandemia e tenere sotto controllo i numeri del contagio».

Posizione mediana quella del sindaco di Otranto Luciano Cariddi: «L’auspicio di vedere allentate le restrizioni c’è - dichiara - Ma ritengo che chi è al governo abbia ponderato bene ogni decisione». Linea “rigorista” e orientata alla gradualità, invece, quella del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. «Sarebbe stato poco oculato prevedere uno stacco netto tra il regime restrittivo e l’ideale liberi tutti - fa sapere - La gradualità introdotta dal Governo Draghi è una garanzia affinché i sacrifici fatti fino a oggi e il grande lavoro svolto nella prima fase della campagna vaccinale non vadano perduti. La gradualità e il tempo per applicarla sono elementi imprescindibili, infatti, se vogliamo costruire una ripartenza che abbia effetti duraturi: dobbiamo liberarci definitivamente del virus, per questo motivo non possiamo permetterci passi falsi o accelerazioni che potrebbero rigettarci nell’incubo delle restrizioni. L’importante è programmare il futuro e sostenere le aziende, come abbiamo fatto a Taranto con un pacchetto mirato di interventi. Al Governo tocca fare presto sui ristori e, soprattutto sulle forniture dei vaccini».

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