Coprifuoco, ristoranti, bar e wedding: cosa può cambiare da metà maggio

Coprifuoco, ristoranti, bar e wedding: cosa può cambiare da metà maggio
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Sabato 8 Maggio 2021, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 18:43

Coprifuoco posticipato alle 23 oppure a mezzanotte dal 17 maggio. L'ipotesi è sul tavolo del governo. E già la prossima settimana si potrebbe riunire la cabina di regia coordinata dal premier Mario Draghi con i ministri, i capidelegazione delle forze politiche di maggioranza e gli espert del Cts per valutare un allentamento delle misure previste dall'ultimo Dpcm in vista della stagione estiva. Tra le soluzioni che la cabina di regia potrebbe approvare c’è quella di consentire ai ristoranti in zona gialla di predisporre tavoli anche al chiuso, in anticipo rispetto alla data prevista del 1° giugno. Anche le palestre potrebbero ripartire da metà maggio.

Ristoranti e locali: più tempo a disposizione per cenare all'aperto

Il coprifuoco posticipato alle 23 o a mezzanotte potrebbe garantire più tempo a disposizione per i ristoranti e bar con tavoli all’aperto. Attività che potrebbero chiudere alle 22.30 oppure alle 23.30.Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella di consentire ai ristoranti in zona gialla far cenare i clienti anche al chiuso già a partire dal 17 maggio. E dunque, in anticipo rispetto alla scadenza attualmente il 1° giugno. 

La ripartenza dei matrimoni

Il "Green pass" nazionale al quale il governo sta lavorando per metà maggio potrebbe essere determinante per garantire la ripartenza di cerimonie ed eventi. E non è escluso che già la prossima settimana la cabina di regia possa fissare una data per la riapertura del settore degli eventi legati ai matrimoni. Ripartenza che potrebbe avvenire secondo le regole del protocollo nazionale al vaglio del Cts.

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Le valutazioni del premier Draghi

«Io, come credo la maggior parte degli italiani, voglio riaprire, voglio che le persone tornino fuori a lavorare, a divertirsi, a stare insieme. Ma, come ho detto l'altra volta quando abbiamo parlato di questo, bisogna farlo in sicurezza, cioè calcolando bene il rischio che si corre», sottolinea il premier Mario Draghi al termine del vertice europeo di Oporto, rispondendo a una domanda in conferenza stampa su eventuali nuove aperture e l'ipotesi di rimozione del coprifuoco. «Quindi noi ora stiamo esaminando i dati.

I dati sono abbastanza incoraggianti. Per quanto riguarda le vaccinazioni il 90% di coloro che han più di 80 anni e più di 90 ha ricevuto almeno una dose, quasi il 70% di quelli che hanno più di 70 anni hanno ricevuto anch'essi una dose. C'era un momento, non tanto tempo fa, in cui quelli che avevano più di 70 anni erano praticamente una delle classi meno vaccinate che ci fossero in Italia. Questo è molto importante. Dal 26 aprile - il famoso 26 aprile, il giorno delle riaperture - al 7 maggio il numero di ricoveri ordinari in terapia intensiva è calato di oltre il 20%, il tasso di positività è sceso dal 5,8 al 3,2, anche le vittime, sono tante ancora ma sono in forte diminuzione. Questo è anche, ovviamente, merito delle misure già intraprese», sottolinea il premier.

«Quindi se l'andamento dovesse continuare in questa direzione, chiaramente la cabina di regia procederà ad altre riaperture. Ô importante essere graduali anche per capire quali riaperture hanno più effetto sui contagi e quali meno. Noi aspettiamo per dirvi ancora l'importanza di fare queste cose con attenzione, prudenza e gradualità. Farle sì, ma essere prudenti», dice ancora il presidente del Consiglio. «Aspettiamo - rimarca Draghi - la riapertura della stagione turistica. Ecco questa è un'altra cosa importante che è successa in questo Consiglio europeo.

 

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