Coprifuoco, in arrivo misure meno restrittive dal governo: pressing dai sindaci pugliesi per la stagione estiva

Coprifuoco, in arrivo misure meno restrittive dal governo: pressing dai sindaci pugliesi
Coprifuoco, in arrivo misure meno restrittive dal governo: pressing dai sindaci pugliesi
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 11 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:59

L’orientamento è di fatto tracciato. Il coprifuoco sarà accorciato, a breve si capirà se dalle 23 o da mezzanotte rispetto all’attuale orario delle 22. Per il momento non verrà abolito, si terrà un cuscinetto per evitare anche una sorta di ulteriore ammorbidimento psicologico sui comportamenti. Ma, tra rigoristi e “aperturisti”, sembra ormai assodato che la misura non può tenere in prospettiva dell’estate: oggi dovrebbe tenersi la cabina di regia con il premier Mario Draghi per discutere di eventuali allentamenti nelle misure anticovid, compreso appunto il coprifuoco.

Decaro: «È incompatibile»

 

«Il coprifuoco alle 22 è incompatibile con le abitudini degli italiani. Spero si allenti un po’ progressivamente, fino a eliminarlo completamente - ha detto il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro - È chiaro che se si è mantenuto questo divieto alle 22 significa che i dati, che solo l’autorità sanitaria nazionale può interpretare, consigliavano in questo senso.

Quest’estate sarebbe impossibile tenere il coprifuoco anche alle 24. Immagino sarà ritardato progressivamente fino alla completa eliminazione». E proprio sulla stagione estiva, si allarga la lente d’ingrandimento dei sindaci pugliesi. In particolari, dei primi cittadini delle località più avvezze alla movida e al divertimento.

Da Gallipoli a Ostuni: i pareri degli altri sindaci

 

Sulla stessa lunghezza d’onda di Decaro c’è il sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva. Già qualche tempo fa si era rivolto al premier Draghi e al governatore Emiliano con una lettera in cui rimarcava la necessità di allentare la morsa che penalizza locali e luoghi del divertimento.

«Avevo già dichiarato che il coprifuoco, anche se a mezzanotte, in estate non serve. Se i contagi scendono, non ha senso mantenerlo. Le persone non si vanno a coricare alle dieci di sera. Anche la ristorazione ne soffrirebbe, perché la cena da noi si va anche alle 23 durante la stagione estiva. Io mi auguro possa essere tolto definitivamente perché, se mantenuto, taglierebbe fuori sia le discoteche, sia i ristoranti. Ovviamente, mantenendo le regole, evitando gli assembramenti e vigilando».

Insomma, se l’indice di contagio continua a scendere, l’auspicio è che si possa ritornare a una quasi normalità. Tenendo presente pro e contro. Certo, da considerare c’è il modello estivo dello scorso anno che ha dimostrato di avere lacune ma la situazione è difficilmente paragonabile. Da una parte, c’è una campagna di vaccinazione ben avviata nelle fasce più avanti con l’età e che, si spera, possa coinvolgere presto i più giovani nonché maggiori fruitori del divertimento. Dall’altra, la Puglia sconta una seconda ondata completamente differente e più aggressiva nei numeri rispetto a quella del 2020.

«Sono decisioni che vanno prese guardando l’andamento del contagio - ha osservato Guglielmo Cavallo, sindaco di Ostuni - È chiaro che bisogna essere pronti a misure più restrittive ma le scelte devono essere accompagnate da ristori o forme di compensazione da parte del governo. Perché ci sono dei sacrifici inevitabili per queste attività: penso alle discoteche perché sono imprese da tutelare e col coprifuoco in vigore sarebbero le più penalizzate. Il sacrificio, eventualmente, deve essere riconosciuto per tutte le categorie». Come detto, inevitabile un raffronto con lo scorso anno: «Si aprì in maniera indiscriminata, ci furono pochi controlli - ha aggiunto Cavallo - però è anche vero che i contagi sono ripresi a settembre inoltrato. È complicato fare connessioni. Comunque, ogni decisione impatterà e non ci vuole il sindaco di Ostuni per dire che c’è una fascia d’età per cui il coprifuoco a mezzanotte è plausibile ma più si va in giù con l’età l’orario diventa inadatto».

Su un fronte un po’ più prudente, il sindaco di Martina Franca, Franco Ancona. La Valle d’Itria ospita solitamente un turismo lento e sostenibile. Ecco perché il coprifuoco alle 22 non avrebbe senso, a mezzanotte potrebbe essere anche plausibile: «Teniamo presente che i contagi sono alti in Puglia, meglio essere prudenti. Ma c’è un aspetto importante che voglio sottolineare: una volta che si riapre, non ci devono essere interruzioni. Lo stop and go sarebbe deleterio. La stagione deve essere vissuta in maniera diversa e in sicurezza. Pensiamo che per un turismo più consono ai nostri luoghi, possa essere accettabile il limite della mezzanotte»

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