Controlli e Pnrr, è scontro tra Fitto e Corte dei Conti

Un momento dell'incontro a Gallipoli: era ospite anche il ministro Raffaele Fitto
Un momento dell'incontro a Gallipoli: era ospite anche il ministro Raffaele Fitto
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Sabato 27 Maggio 2023, 23:07

«Serve un approccio costruttivo da parte di tutti», e «lavorare insieme, lavorare bene». Il tono è diplomatico, ma il campo è minato e il rischio del conflitto istituzionale non è del tutto disinnescato. Anzi: tutt’altro. Raffaele Fitto lancia un messaggio di tuono alla Corte dei conti: il tema della disputa è quello del cosiddetto “controllo concomitante”, le verifiche in corso d’opera che i giudici contabili possono esercitare su fondi, progetti e ritardi del Pnrr

Il ministro

Frasi che il ministro aveva in parte anticipato al mattino, ospite a Gallipoli del convegno organizzato dal Consiglio notarile di Lecce. Nel pomeriggio, la nota. Fitto ha convocato per mercoledì 31 maggio, a palazzo Chigi, la cabina di regia per l'approvazione della relazione semestrale sul Piano, la prima del governo Meloni. Dopo il via libera, il testo sarà inviato alle Camere. «Comuni, governo e Regioni faranno il punto per raggiungere l'obiettivo, non possiamo nasconderci dietro un dito, il mondo è cambiato e i costi sono esplosi» ha osservato il ministro per i Rapporti con il parlamento, Luca Ciriani dal festival dell'economia a Trento.

La cabina di regia «deve fare una sintesi» ha aggiunto assicurando «anche che la tranche da 19 miliardi arriverà nei tempi previsti» e «faremo di tutto per centrare tutti gli obiettivi da qui al 2026 e spendere i 230 miliardi, tra fondi europei e italiani, destinati al piano». L'attuazione del Pnrr «è una sfida per tutto il Paese come ci ricorda sempre il presidente Mattarella - ha rimarcato Fitto in una nota - Serve un approccio costruttivo da parte di tutti, affinché i progetti si realizzino e si rendicontino in modo adeguato» ha aggiunto così replicando in modo indiretto alla Corte dei Conti. Quindi, il richiamo: «Tutti dobbiamo lavorare soprattutto tra Istituzioni, privilegiando la prudenza e il confronto preventivo» così anche i controlli «non si sovrapporrebbero».

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