In 371 sorpresi e sanzionati perché sprovvisti del Green pass. E altri 700 multati perché trovati in giro senza mascherine di protezione. E ancora, dallo scorso 6 dicembre e sino alla metà di gennaio sono stati più di 150mila i cittadini controllati. E quasi 20mila le attività pubbliche e gli esercizi commerciali ispezionati dalle forze dell’ordine nei territori di Bari, Brindisi e Lecce nell’ambito delle attività di verifica del rispetto delle misure di contenimento della pandemia. A partire dall’obbligo di certificazione verde e mascherina per accedere a bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema e numerose altre attività. Ma anche a bordo di treni, pullman e mezzi pubblici.
IL BILANCIO
Il bilancio della stretta prevista dal governo a partire da fine anno sui non vaccinati in regione si rileva analizzando i report settimanali sui controlli resi noti dalle Prefetture pugliesi. A partire dall’ufficio territoriale del governo di Bari. Nel dettaglio dal primo gennaio e fino allo scorso giovedì nel territorio dell’area metropolitana sono state controllate 66.787 persone: tra queste 196 sono state sanzionate per mancato possesso del certificazione verde e 528 per mancato uso delle mascherine.
“Si tratta di un percorso condiviso che prosegue sulle linee finora tracciate, improntate alla collaborazione tra le componenti istituzionali, delle categorie economiche e dei cittadini; strumento questo indispensabile affinché le misure anti contagio, che ci consentono di coniugare salute, lavoro e vita sociale, possano trovare la massima applicazione per un graduale ritorno alla normalità” ha reso noto nelle scorse ore l’ufficio territoriale del governo a margine dell’incontro tra il prefetto Antonia Bellomo, il sindaco di Bari Antonio Decaro, i vertici provinciali delle forze dell’ordine e le associazioni di categoria.
LE VERIFICHE
Ma dallo scorso dicembre verifiche a raffica anche nel Salento. E i report pubblicati dall’ufficio del governo territoriale guidato dal prefetto Maria Rosa Trio lo confermano: 32.881 i cittadini controllati alle fermate dei bus, nelle stazioni, per strada e all’interno delle attività commerciali nel periodo compreso tra il 6 dicembre e il 23 gennaio. E 72 quelli sanzionati perché sprovvisti di certificazione verde. Multati anche 62 cittadini senza mascherina. In relazione agli esercizi commerciali, sono state 4.368 le attività controllate e 60 quelle sanzionate per mancato rispetto delle restrizioni. Ma in cinque casi è scattata la chiusura temporanea dell’attività.
Forze dell’ordine in campo anche a Brindisi. E bilancio dei controlli diffuso periodicamente dalla prefettura guidata dall’ufficio territoriale del governo guidato dal prefetto Carolina Bellantoni. Sino allo scorso 16 gennaio, nel dettaglio, sono stati 50.927 i cittadini controllati, 103 quelli sanzionati perché privi di green pass e 110 quelli multati poiché sprovvisti di mascherina. Sul versante delle attività commerciali, ancora, a fronte di oltre 6.108 esercizi controllati in 42 casi è scattata la sanzione e in 3 casi anche la chiusura. Ma dai report delle Prefetture emerge un altro dato: nei territori di Bari, Brindisi e Lecce in quasi due mesi sono già scattate 14 denunce a carico di altrettanti soggetti i quali, pur essendo positivi al Covid, hanno violato l’obbligo di quarantena andandosene a spasso.
Ma il conto alla rovescia in vista delle nuove regole anti-Covid è già partito. Dal primo febbraio scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50. Multa da 100 euro, dunque, per chi non rispetta le regole. Sanzione che in Puglia potrebbe essere comminata a 105.126 “no vax” ai quali restano ancora 48 ore per mettersi in regola con l’obbligo previsto dal governo. Dal 15 febbraio, invece, i lavoratori over 50 senza Green pass rafforzato non potranno più accedere nemmeno al posto di lavoro. Non basta. A partire dal prossimo martedì sarà obbligatorio esibire il certificato base - che si ottiene anche con il tampone - per avere accesso agli uffici pubblici, in banca, alle poste e nei negozi, a esclusione di quelli che vendono beni considerati essenziali. Ma già dalla scorsa settimana il certificato verde “base” è indispensabile per l’accesso ai servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.