Contagi, meglio un'estate fa: nel 2020 sei casi in 7 giorni, nel 2021 sono quasi 300

Contagi, meglio un'estate fa: nel 2020 sei casi in 7 giorni, nel 2021 sono quasi 300
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Giovedì 8 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 08:09

Il confronto è impietoso: è sufficiente dare un’occhiata ai bollettini del 2020 e del 2021 nello stesso periodo per notare la netta differenza tra l’evoluzione della pandemia di quest’estate rispetto a quella dello scorso anno. Numeri che danno ragione agli esperti che segnalano come i contagi - in Puglia come in tutta Italia - non stiano calando più, e questa è la spia di una tendenza preoccupante.
Con l’inizio dell’estate ci si aspettava effettivamente un crollo dei contagi, sulla falsariga di quanto osservato l’anno scorso nello stesso periodo, dopo una primavera trascorsa in lockdown. Ma già quest’ultimo aspetto - sempre secondo gli esperti - rappresenta un netto elemento di differenziazione rispetto a dodici mesi prima, visto che le limitazioni dello scorso inverno ci sono state, ma nulla di paragonabile alle chiusure totali del 2020.
Ma c’è anche la presenza delle varianti a rappresentare un’ulteriore variabile rispetto allo scorso anno, e che contribuisce a rallentare in maniera evidente il calo dei contagi. A compensare, rispetto allo scorso anno, c’è tuttavia un nutrito numero di pugliesi già vaccinati, e proprio questo dato aiuta a spiegare il calo dei ricoveri dell’estate 2021, con i virologi che sono stati chiari: le due dosi di vaccino proteggono dalle varianti, o quantomeno riducono la portata del contagio. Anche chi contrae il Covid, insomma, non dovrebbe finire in ospedale e non dovrebbe rischiare la vita.

Il confronto


Il confronto tra i due anni nella prima settimana di luglio non lascia spazio a dubbi: nel 2020 dal primo al 7 luglio i nuovi casi positivi erano stati solo 6 (tre nel bollettino del 3 luglio, altrettanti in quello del giorno dopo, e poi nessun caso negli altri cinque giorni). Ben diversa è la situazione di quest’anno, specificando comunque che i numeri sono ovviamente in netto calo se comparati a quelli della seconda e della terza ondata dell’inverno appena trascorso. Giovedì scorso, primo luglio, 40 nuovi casi, 43 il 2 luglio, 47 il 3 luglio. Piccolo calo nei due giorni successivi (25 il 4 luglio e 15 il 5 luglio), per poi assistere ad una nuova impennata: 60 nuovi casi il 6 luglio e altri 49 ieri. Per un totale di 279 nuovi positivi in una sola settimana. Tantissimi, se raffrontati ai 6 casi dello scorso anno.
Dei 49 positivi di ieri, 7 riguardano la provincia di Bari, 3 la provincia di Brindisi, 3 la provincia di Foggia, 15 il Salento, 18 la provincia di Taranto. A questi si aggiungono due casi di residenti fuori regione e un caso dalla provincia di residenza non nota.
La differenza c’è, seppur non certamente con le stesse proporzioni dei contagi, anche alla voce decessi: l’anno scorso nella prima settimanale di luglio una sola vittima. Quest’anno ce ne sono state cinque (due il 4 luglio, due il 6 luglio e un’altra ieri - relativa alla provincia di Lecce).
C’è un netto divario anche dal punto di vista dei ricoveri, ma in questo caso c’è un elemento comune a far tirare un sospiro di sollievo: quest’anno, come nel 2020, il dato è in costante diminuzione. L’anno scorso, dal primo luglio a oggi i ricoveri scesero da 24 a 12, mentre quest’anno sono passati dai 130 ai 96 di ieri.
Una situazione, quella attuale, che nel suo complesso, induce a suggerire ancora la dovuta prudenza, al di là di un allentamento delle misure che comunque sta sicuramente permettendo di vivere un’estate all’insegna della normalità.

Ma la situazione, sottolineano gli esperti, va ugualmente tenuta sotto controllo, per non arrivare a fare i conti con nuove ondate a settembre, che potrebbero pregiudicare ancora la vita sociale di tutti, e non far partire secondo calendario attività fondamentali per la società. Una su tutte, la scuola.

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