Da 56 a 42 anni: crollo dell'età media dei contagiati in Puglia. Ed è allerta per l'autunno - Cosa consigliano gli esperti

Da 56 a 42 anni: crollo dell'età media dei contagiati in Puglia. Ed è allerta per l'autunno - Cosa consigliano gli esperti
di Vincenzo DAMIANI
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Lunedì 10 Agosto 2020, 09:18 - Ultimo aggiornamento: 17:48
Un terzo dei circa 200 contagi pugliesi registrati tra luglio e agosto riguarda ragazzi sotto i 30 anni; e mediamente, l'età dei positivi al Coronavirus in Puglia è scesa dai 56 anni del periodo marzo-giugno ai 42 anni di luglio-agosto. Quindi, tornano ad aumentare i contagi dopo il lockdown, ma diminuisce l'età degli ammalati: è il trend che si registra anche in Puglia, alla pari del resto d'Italia.

Tra coloro che contraggono il Covid-19, uno su tre ha meno di 30 anni, come conferma il professore Pierluigi Lopalco, capo della task force regionale per l'emergenza Coronavirus. «I casi di luglio/agosto - spiega al Nuovo Quotidiano di Puglia - hanno una età media di 42 anni contro i 56 dei mesi precedenti. Un terzo dei casi ha età inferiore a 30 anni». Questo significa che, spesso, si tratta di asintomatici oppure con lievi sintomi non facilmente diagnosticabili: un rischio in più in vista dell'arrivo dell'autunno, quando si presume possa esserci una seconda ondata di contagi. Per evitarla è necessario come ha spiegato Lopalco intervenire ora, circoscrivendo i focolai che si innescano. Il nuovo andamento della pandemia è stato evidenziato anche dall'Istituto superiore della Sanità nell'ultimo report: in Italia, l'età mediana dei casi diagnosticati è sceso intorno ai 40 anni. I nuovi contagi, quindi, sono sempre più giovani.

«Questo - spiega il documento di Iss e ministero della Salute - è in parte dovuto alle caratteristiche dei focolai che vedono un sempre minor coinvolgimento di persone anziane, in parte ad un aumento tra i casi importati e in parte all'identificazione di casi asintomatici tramite screening e ricerca dei contatti in fasce di età più basse. Questo comporta un rischio più basso nel breve periodo di un possibile sovraccarico dei servizi sanitari». In generale, «anche se migliore rispetto a quella di altri Paesi europei, la situazione epidemiologica italiana merita molta attenzione. Bisogna, quindi, continuare a mantenere dei comportamenti prudenti da parte della popolazione e, inoltre, bisogna essere molto attenti ed intervenire prontamente nell'identificare eventuali focolai in modo da poterli contenere prontamente». Anche ieri in Puglia si sono registrati altre infezioni, per la precisione sono nove i nuovi casi di positività diagnosticati dai laboratori. Il dato stabile di crescita è contenuto nel bollettino epidemiologico quotidiano sul coronavirus reso noto dalla Regione: non si sono registrati decessi nelle ultime 24 ore.

Dei nove casi positivi, 1 riguarda la provincia di Bari, 6 la provincia di Foggia, 1 la provincia di Lecce, 1 è attribuito a un residente fuori regione. È diminuito il numero di test: ieri sono stati processati 1.368 tamponi, mentre sabato erano stati 1.908. I decessi in tutto finora sono 554. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 256.307 test, sono 3.973 i pazienti guariti (dato stabile rispetto a sabato) e 187 i casi attualmente positivi (+9 rispetto a sabato), dei quali 31 ricoverati ma nessuno in terapia intensiva. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia dall'inizio dell'emergenza è di 4.714 così suddivisi: 1.527 nella provincia di Bari; 382 nella provincia di Bat; 676 nella provincia di Brindisi; 1.230 nella provincia di Foggia; 585 nella provincia di Lecce; 282 nella provincia di Taranto; 32 attribuiti a residenti fuori regione. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Nell'ultima settimana esaminata da Iss e ministero, l'indice Rt ha superato il valore di allerta in 11 Regioni, tra queste anche la Puglia, e, presumibilmente, salirà ancora. Questo l'elenco di regioni e province autonome con Rt superiore alla soglia di allerta: Campania (1.25), Emilia Romagna (1.01), Lazio (1.08), Liguria (1.16), Lombardia (1.04), Marche (1.13), Provincia autonomia di Bolzano (1.43), Trento (1.28), Puglia (1.1), Toscana (1.2), Sicilia (1.62) e Veneto (1.28). Gli esperti del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore della Sanità (Iss) consigliano «di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate e di mantenere alta l'attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento».
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