«Contagi a scuola? I dati ci raccontano un'altra storia». Gli scienziati non hanno dubbi: dall'analisi dei numeri ufficiali diffusi dall'Istituto superiore della Sanità tra agosto e novembre e relativi alla crescita dei contagi in Puglia come nel resto d'Italia non emergerebbe alcun picco di nuovi positivi nella fascia di popolazione tra 0 e 19 anni. Quella che comprende gli alunni della scuola dell'infanzia, delle elementari e delle medie dunque. Ma anche gli studenti delle superiori. Anzi. In due mesi e mezzo l'incremento percentuale dei nuovi positivi in rapporto alla popolazione per fascia di età, sarebbe pari allo 0,8%. Ma neppure le analisi scientifiche dei dati sembrano bastare più a rassicurare sindacati, docenti, personale scolastico e famiglie pugliesi. La seconda ondata della pandemia fa paura. E ora a invocare la chiusura delle scuole pugliesi è la Uil Scuola: «Se la situazione dei contagi è effettivamente così grave come evidenziato dalla Regione Puglia e dal professor Lopalco, è opportuno che anche la scuola si fermi, evitando così rischi per studenti, dirigenti, docenti e personale Ata» fa sapere il segretario regionale Gianni Verga. Intanto il governatore Michele Emiliano è già pronto a sostenere a invocare la chiusura delle scuole in tutta la regione davanti al Tar Puglia, difendendo la giustezza dell'ordinanza di ottobre attraverso la quale si disponeva lo stop alle lezioni in presenza negli istituti pugliesi di ogni ordine e grado. L'udienza è fissata per domani.
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Secondo gli scienziati, però, l'allarme contagi a scuola sarebbe infondato. «La popolazione scolastica non è stata il motore del virus» affermano con convinzione la virologa Antonella Viola e il biologo Enrico Bucci, i quali contestano la richiesta di chiusura delle scuole in quanto fonte principale di contagio.
L'analisi condotta dalla virologa e dal biologo, e sottoscritta da un gruppo di scienziati ed esperti del settore, in queste ore è stata messa a disposizione del ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina per le opportune valutazioni. Per parte sua, invece, l'epidemiologo e assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco insiste nel sostenere che: «Bisogna necessariamente fermare le occasioni di contagio. E tenere aperta la scuola è un errore clamoroso». Richiesta ufficiale di chiusura che ora arriva anche dalla Uil Puglia: «Abbiamo preso atto che il dato dei contagi, almeno da ciò che emerge dai numeri diffusi dalla Regione, è in trend di forte crescita e ben oltre la soglia di guardia. Alla luce della mutata e aggravata situazione epidemiologica, sarebbe il caso che la Regione, d'accordo con il Governo , valuti la chiusura di tutti gli istituti scolastici pugliesi, scuole dell'infanzia comprese e senza esclusione degli alunni con Bes». Il braccio di ferro che si trascina ormai da settimane tra il ministro Azzolina da una parte ed Emiliano e Lopalco dall'altra, però, non lasciano ben sperare in una risoluzione consensuale della questione. Si vedrà.