In Consiglio cambiano gli scenari: spunta un nuovo gruppo a sinistra

In Consiglio cambiano gli scenari: spunta un nuovo gruppo a sinistra
di Antonio BUCCI
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Martedì 22 Febbraio 2022, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 13:38

C'è più di un movimento al centro, anche in via Gentile. Le parole di Massimiliano Stellato usate per presentare il candidato a sindaco della grande alleanza per Taranto, Walter Musillo, potrebbero essere la goccia che fa traboccare il vaso. «Scusate, Michele Emiliano, solo qualche giorno fa, ha nominato il capo dell'opposizione in Giunta. E ci scandalizziamo, se a Taranto noi proviamo ad imitarlo e facciamo lo stesso?», ha scandito il capogruppo dei Popolari nella massima assise pugliese. Il riferimento era al neo titolare della delega alla Sanità, l'intento quello di legittimare l'appoggio di simboli storici del centrodestra in favore dell'ex segretario provinciale dei dem, in corsa per il tricolore.

Gli scenari

Il risultato, in compenso, è stato aver reso l'aria nel parlamentino ulteriormente frizzante e così, la seduta convocata per le prossime ore, potrebbe vedere la nascita di un nuovo gruppo a sinistra. A formarlo dovrebbero essere in tre: Mauro Vizzino, presidente della commissione salute, Sebastiano Leo, assessore alla Formazione, e Sergio Clemente, componente dell'ufficio di presidenza dell'Aula. E non è detto che la terna non diventi subito un quartetto. Per ora.
L'operazione non è inedita e ha radici nei malumori che i tre manifestano da tempo: «Questa convivenza difficile tra Gianni Stea e Massimo Cassano mette in difficoltà anche noi degli altri territori», aveva ammesso già qualche settimana fa Vizzino, eletto al pari dei colleghi sotto le insegne dei Popolari.

Il primo è l'assessore al personale, che proprio qualche ora fa ha affidato ai social una variazione sul tema del simbolo a fondo blu con il cuore stilizzato all'interno.

Stavolta, campeggia la scritta Puglia al centro, oltre alla variante Popolari al Centro: «Nasce in vista delle prossime competizioni elettorali nazionali e non solo», spiega il moderato originario di Adelfia. Il secondo, invece, è il leader di Italia Popolare e direttore generale dell'agenzia Arpal, per la cui governance un pezzo di Pd chiede «soluzioni radicali»: «Il sempiterno Massimo Cassano, ai vertici dell'agenzia del lavoro regionale (artefice di centinaia di assunzioni, recenti e future) dichiara che Emiliano è come Berlusconi, confessando la sua nostalgia per la Democrazia Cristiana», riassume il barese Michele Laforgia, con un'occhiata alla rassegna stampa del week end appena trascorso.

I tre non nascondono più il malessere ma confermano di restare in maggioranza e a sostegno del centrosinistra. Certo, per allargare la pattuglia si potrebbe pescare dal Misto. Lì c'è il molfettese Saverio Tammacco, eletto tra le fila de La Puglia Domani e che ha sbattuto la porta, lasciando il centrodestra, dopo la contesa interna sulla scelta dei delegati per il voto del Quirinale, dichiarandosi indipendente. Così come il presidente della seconda commissione, il lucerino Antonio Tutolo, eletto tra le fila di Con. Si vedrà. Forse già tra qualche ora.
 

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