Concorso regionale per 200 funzionari
L'assessore: «Non accetto sospetti»

Concorso regionale per 200 funzionari L'assessore: «Non accetto sospetti»
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Venerdì 21 Marzo 2014, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 10:24
BARI - Non accetto dubbi sui principi di linearit, trasparenza e correttezza del concorso per 200 funzionari recentemente bandito dalla Regione. Così l'assessore al Personale della Regione Puglia Leo Caroli che oggi ha relazionato nella II commissione consiliare, presieduta da Giovanni Brigante (LPpV). L'audizione era stata richiesta da Antonio Maniglio (Pd). L'assessore - informa una nota dell'ufficio stampa del Consiglio regionale - ha ricordato che quello odierno (per il quale ad oggi risultano già pervenute 7.000 domande) è il 4 concorso bandito dalla Regione (il primo risale al 2006), per fare fronte al sottodimensionamento del personale regionale (2682 unità) rispetto a quanto previsto dalla dotazione organica (3200 dipendenti), cui si è sopperito negli anni scorsi con il ricorso al precariato che ha consentito alla macchina amministrativa regionale di procedere, soprattutto con riferimento all'utilizzo dei fondi comunitari.
Il concorso odierno per 200 funzionari è gestito dal Formez e vedrà le prove scritte monitorate e gestite in diretta streaming «per far emergere i veri talenti», ha puntualizzato Caroli.



I concorsi messi in atto - ha aggiunto - rispondono a una logica programmatoria, cui si è aggiunto, in maniera inaspettata, il comma 529 dell'ultima legge di stabilità nazionale (emendamento Ginefra), che ha introdotto un percorso per la stabilizzazione dei precari con un'anzianità di 36 mesi. L'assessore ha ricordato che a seguito del Decreto Brunetta non è più possibile ricorrere alla formula del corso-concorso per i dipendenti storici e occorre fare riferimento esclusivamente alla procedure concorsuali per titoli ed esami, senza la quota del 50% riservata gli interni. In questo contesto «è stato deciso - anche sullo scorta della metodologia adottata dal Consiglio di Stato in un concorso effettuato per procedere alla stabilizzazione del personale precario - di esentare quest'ultimo dallo svolgimento delle prove preselettive, uno dei punti sui quali si sono registrati maggiormente i rilievi di diversi componenti della II commissione». L'assessore ha sottolineato l'esigenza di garantire l'equilibrio dei conti. Dall'1 aprile prossimo la Regione Puglia cessa il blocco delle assunzioni, avendo violato il patto di stabilità in maniera controllata lo scorso anno. Questo consentirà di procedere - è stato detto - «all'assunzione delle 80 unità di categoria C, che hanno superato il concorso precedente a quello dei 200 funzionari svoltosi negli anni scorsi».



Zullo. «L'Assessore Caroli in Commissione non solo non ha chiarito i dubbi ma li ha consolidati e potenziati alimentando in noi la piena convinzione che la procedura adottata vada rivista prima di tutto nella compatibilità con i limiti di spesa imposti dalle vigenti leggi finanziarie in materia di assunzioni di personale sul cui calcolo e sulla cui capacità, per stessa ammissione dell'assessore Caroli, la Giunta brancola nel buio più totale». Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare del Pdl-Fi, alla regione, Ignazio Zullo. «Avevamo tanto atteso che il buon Segretario del Pd Emiliano battesse un colpo - aggiunge - quando veniva chiamato in causa dal Presidente Maniglio sui dubbi che pubblicamente manifestava a proposito del concorso per i 200 posti per laureati alla Regione etichettato dallo stesso Maniglio come un concorso con il trucco». Secondo Zullo, «porre il partecipante che ha lavorato per almeno un anno alle dipendenze della Regione Puglia di fronte alla scelta di evitare la partecipazione alle prove pre-selettive rinunciando volontariamente alla valutazione dei titoli di servizi fino ad un massimo di 12 punti è disparitario per i concorrenti perchè non li pone tutti sullo stesso punto di partenza poichè chi ha da farsi valutare un anno rinuncerebbe prontamente alla valutazione dei titoli perchè gli darebbe al massimo 2 punti ma chi ha svolto più anni di servizio perderebbe fino a 12 punti». Per Zull, questo è «incostituzionale così come incostituzionale è la previsione di attribuzione di un punteggio differenziato a seconda che il servizio sia stato espletato alle dipendenze della Regione Puglia o di altra Pubblica Amministrazione compresa altra Regione». «Il dato però più eclatante ed inaccettabile - afferma ancora - è, come detto, la mancanza di cognizioni di causa sulle effettive possibilità di assunzione dopo che i concorrenti saranno stati dichiarati vincitori». «Non sapere a priori se ci sarà possibilità di assunzione - conclude - e alimentare in fase pre-elettorale per le Europee la speranza di tanti giovani che come un esercito sta partecipando al concorso pagando la gabella di 20 euro introdotta dal governatore Vendola - quando ormai in Italia era stata abolita la marca da bollo per la partecipazione ai concorsi - è immorale ed è nello stile di una sinistra pronta ad illudere pur di acquisire consenso elettorale».
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