Sud, più personale per Regioni ed Enti locali: 2.800 assunzioni per spendere meglio

Sud, più personale per Regioni ed Enti locali: 2.800 assunzioni per spendere meglio
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Lunedì 10 Maggio 2021, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 17:25

La sfida del Recovery plan è un'opportunità senza precedenti, soprattutto al Mezzogiorno: 82 miliardi di opere, cantieri, interventi e investimenti da qui al 2026. La cabina di regia è saldamente insediata a Roma, ma le amministrazioni periferiche saranno comunque in prima linea, perché lo sgocciolamento di risorse e bandi passerà inevitabilmente dal ruolo di Regioni ed Enti locali. Già nei mesi scorsi i sindaci, soprattutto del Sud, avevano lanciato l'allarme, corroborato dalle valutazioni dell'Agenzia nazionale della Coesione: i Comuni sono alle corde, il personale è di per sé insufficiente, le piante organiche rischiano di essere soverchiate dall'impegno straordinario richiesto dal Piano di rilancio e resilienza. E le risorse finirebbero così su un binario morto. Sarebbe imperdonabile. E per questo gli amministratori comunali hanno sollecitato nuovi innesti di personale qualificato. «Rafforzamento della capacità amministrativa», dice l'Agenzia della Coesione.

Il concorsone


Risponde anche a questa esigenza il concorso che presto immetterà 2.800 unità nelle piante organiche delle amministrazioni meridionali. Il ministero della Funzione pubblica fa sapere che l'unica prova scritta digitale per 8.582 candidati - selezionati tra gli 81.150 che hanno presentato domanda sulla base dei titoli e delle esperienze lavorative pregresse - si svolgerà dal 9 all'11 giugno in due sessioni giornaliere nelle cinque sedi decentrate, individuate in Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia. «Cronoprogramma rispettato», dicono dal ministero. In questi giorni è in corso il controllo dei titoli di studio e dell'esperienza professionale dichiarati dagli 8.582 candidati, di cui 182 ex aequo, per formare l'elenco definitivo da ammettere alla prova scritta. Secondo il cronoprogramma - fin qui puntualmente rispettato - la pubblicazione delle graduatorie definitive per le assunzioni è prevista dal 30 giugno al 9 luglio.

Sono stati 81.150 - di cui oltre la metà donne (il 55,2%) - i candidati che hanno inviato la propria domanda di partecipazione anche per più profili entro i termini del bando, per un totale complessivo di 99.357 candidature. L'età media è di 35,4 anni e quasi il 30% ha meno di 30 anni. Dalla Sicilia (20.381) e dalla Campania (18.361) è arrivato il più alto numero di candidature.

L'obiettivo


I 2.800 tecnici qualificati, che saranno assunti con contratti della durata massima di 36 mesi, avranno il compito di irrobustire la capacità amministrativa in diversi enti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con particolare riguardo alla gestione dei progetti europei. È la prima volta che un concorso pubblico si svolge secondo la modalità semplificata fast track, che permetterà di concludere in 100 giorni tutte le procedure, dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale alle graduatorie finali. Le cinque commissioni esaminatrici per ognuno dei profili messi a concorso sono state nominate il 3 maggio scorso.
Più volte in sindaci, nell'ambito di confronti istituzionali col governo, hanno posto l'accento sulla carenza di personale in ottica Recovery plan. Personale dedicato e con preparazione specifica. D'altro canto, il 25% della spesa per investimenti pubblici è realizzata dalle amministrazioni comunali. Poco più di due settimane fa Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, ha ricordato: «Abbiamo rinnovato al presidente Draghi la richiesta dei sindaci italiani: portare il contributo fondamentale dei Comuni al Recovery plan. Tre le questioni fondamentali: servono finanziamenti diretti alle città, per evitare di perdere tempo in decreti interministeriali e bandi regionali; sono necessari interventi di semplificazione degli iter di autorizzazione dei progetti e assegnazione dei fondi; riteniamo indispensabili assunzioni a tempo determinato legate alle attività del recovery. In sintesi per realizzare gli obiettivi del piano straordinario servono fondi, iter rapidi e persone in grado di tradurre le intenzioni in opere».

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