Sarà la Corte di Giustizia dell'Unione Europea a chiarire l'intricata questione delle concessioni balneari in Italia e quindi anche in Puglia. Il Tar di Lecce (presidente Antonio Pasca) ha emesso una ordinanza collegiale con cui ha disposto il rinvio pregiudiziale della questione alla Corte di Giustizia proprio per chiarire il termine dei rinnovi alle proroghe.
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Il ricorso
Nello specifico, il ricorso era stato proposto da parte dell’autorità garante della concorrenza e del mercato avverso la deliberazione della giunta comunale di Ginosa del 24 dicembre 2020, con la quale, era stata disposta la proroga delle concessioni demaniali marittime sino al 31 dicembre 2033. Nell'ambito di una disciplina ancora non chiarita, dopo che il Consiglio di Stato ha fissato il limite ultimo al 2023 per il rinnovo automatico delle concessioni ed è ancora in corso uno scontro politico sulle sorti della normativa che dovrà regolamentare la questione, il Tar Lecce, con la pronuncia, ha ritenuto di far esprimere i giudici comunitari per chiarire, definitivamente, una serie di problematiche legate all'interpretazione della direttiva Bolkestein e gli effetti che questa può produrre in ogni stato membro. «C’e’ voluto un Tribunale per coinvolgere l’Europa.
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La soddisfazione di legali e balneari
Esprime grande soddisfazione Mauro Della Valle, presidente di Federazione imprese demaniali, costituita in giudizio con gli avvocati Leonardo Maruotti e Francesco G. Romano. «Questa ordinanza afferma - dà speranza ai concessionari; dopo le sentenze del Consiglio di Stato, poco condivisibili sotto più aspetti, la partita sembrava chiusa. Ora c’è ancora speranza per i concessionari che avranno la possibilità di far valere le proprie ragioni innanzi alla Corte di Giusitizia».