Comunali in Puglia: seggi aperti fino alle 15. Ieri affluenza al 47,33%

Comunali in Puglia: seggi aperti fino alle 15. Ieri affluenza al 47,33%
di Antonio BUCCI
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:30

I primi sono pronti a festeggiare già nelle prossime ore. Gli altri dovranno aspettare i ballottaggi: la sfida delle Comunali si stringe a collo di bottiglia in 21 Comuni. Ancora una manciata di ore per andare a votare e seggi aperti fino alle 15. Poi, sarà subito spoglio. Vale per le 50 sezioni da scrutinare a Cerignola e per le 2 di Zapponeta, per le 33 che attendono Nardò ma anche per le 7 di Spinazzola, solo a citarne alcune. Molto farà la tenuta della macchina e l'inconfondibile scartocciare delle schede su banchi e cattedre andrà di pari passo con la folla crescente nei comitati. Fino alla fumata bianca. C'è chi scaramanticamente si affaccia all'ultimo momento e chi lo vive come un sacro rito, incrociando i numeri ufficiali con quelli che affluiscono man mano al quartier generale. Manca poco.

L'affluenza di domenica

Intanto, a fare da cartina al tornasole è l'affluenza. All'ora di cena, la Puglia fa segnare quota 34,55%, quattordici punti in meno del precedente. Paragone complicato, visto che nel 2016 si votava nella formula dell'election day: il 5 giugno, senza finestra spalmata su due giorni, come stavolta. E non regge neppure il parallelo con un anno fa: competizioni diverse, specie per il traino delle Regionali.
A tarda notte, il dato delle 23 si assesta al 47,33%. Certo, non ci sono i capoluoghi di provincia al rinnovo ma la tornata coinvolge ugualmente 600mila cittadini, dal Gargano al Salento. E poi si tratta di un dato puro, se così si può dire, visto che, a differenza di altri territori, a queste latitudini non esiste coincidenza con voti di livello superiore, dalle Regionali alle supplettive.

I casi: foto alle schede

A Fasano, a Pezze di Greco, si ripete l'inciampo di un elettore scoperto a fotografare la scheda, dopo averla crociata.

Individuato dal presidente, l'ha strappata ma il gesto gli è valsa ugualmente una denuncia. Per il resto, niente polemiche di sorta e la giornata va in archivio senza scossoni. Alla fine, gli scatoloni da svuotare, saranno pieni o no? E che cosa è accaduto nei centri finiti nella bufera? A Nardò, nelle scorse ore, ha parlato il legale del presunto autore dell'aggressione avvenuta in piazza Salandra, venerdi sera, a conclusione della campagna: «Non è un attivista, non ha tessere di partito». Solo l'ultimo fuoco nell'ombelico della sfida, sul quale i riflettori si erano accesi sin dalle parole al miele di Michele Emiliano, rivolte a Pippi Mellone. La partecipazione tiene, il dato intermedio è al 45%, che poi sale al 56,57%.


A Gallipoli, seggi chiusi al 47,64%. Molto più basso, invece, a Taurisano, dove l'auto di famiglia del segretario dem e candidato consigliere è stata distrutta da un rogo, sul quale ancora indagano gli inquirenti. In tarda mattinata, non aveva toccato neppure il 10%. Nonostante i sette aspiranti primi cittadini e l'esercito di 534 candidati al Consiglio, Cerignola arriva alle 19 sotto il 30%, fermandosi infine al 42,39%. Sedici liste e in duecentotrentanove in corsa per un seggio a Ruvo. Erano 376 cinque anni fa, con più candidati alla fascia tricolore. Superata la soglia del trenta alle 19, alle 23 si tocca il 46,95%.

Nel Barese, Noicattaro impenna sulle cifre della chiusura dei seggi, che toccano il 50%, mentre sono Triggiano e Adelfia a dare lo sprint alla partecipazione, sin dalle prime ore del giorno. Lì, è praticamente testa a testa rispettivamente, tra Antonio Donatelli e Giovanni Campobasso e tra Giuseppe Cosola e Costantino Pirolo e l'elettorato pare averlo recepito. Nel segreto dell'urna, in tanti confidano anche nel cosiddetto voto disgiunto: preferenza accordata ad un aspirante consigliere ma non al candidato Sindaco corrispondente. Non è ancora finita e le regole per raggiungere la cabina restano le stesse: norme anticontagio ma niente green pass e sì alla misurazione della temperatura.
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