Compie 80 anni il Five Roses dell'azienda Leone de Castris

Compie 80 anni il Five Roses dell'azienda Leone de Castris
di Leda CESARI
3 Minuti di Lettura
Domenica 28 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 07:59

Ottuagenario, eppure fresco come una rosa. Anzi, come Cinque Rose: quelle che brillano da quattro volte vent’anni nel firmamento enologico planetario, e che tradotte nell’esperanto dei nostri giorni - l’inglese - suonano così: Five Roses, il vino che tutti i pugliesi, almeno una volta nella loro vita, hanno approcciato in qualche modo. E non solo loro: Five Roses, il primo vino rosato imbottigliato d’Italia, forse anche del mondo.

Le parole

«Ma non diciamolo - avverte Piernicola Leone De Castris - perché non ne siamo assolutamente sicuri. Potrebbe essere, ma potrebbe averci pensato prima qualche francese: non diciamolo». L’azzardo, quindi, è della cronista, ma a voler googlare al riguardo, in effetti, spunta fuori solo lui: Five Roses. Uno che, per capirci, compie 80 anni quest’anno insieme ad Al Bano (appena scoccati) e Mick Jagger (il prossimo 26 luglio), giusto per citarne un paio. 1943, classe di ferro: in quell’anno l’ormai famosissimo generale Charles Poletti, volendo rifornire di vino le forze alleate - essendo responsabile degli approvvigionamenti Usa - americanizzò quel nome riferito alla prolificità della famiglia de Castris (cinque figli per generazione) e cambiò per sempre la storia enologica, non solo italiana.

Una storia di successi

Una storia di gusto e successi, domani - 29 maggio - celebrata come si conviene in quel di Salice Salentino. Dove alle 18, presso il Museo del Vino “Piero e Salvatore Leone de Castris”, una schiera di addetti ai lavori si confronteranno sul tema “80 anni di Five Roses - Storia, traguardi ed obiettivi futuri del primo rosato imbottigliato d’Italia”. Interventi del presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, del presidente reggente di Confindustria Lecce Nicola Delle Donne, del governatore Puglia Michele Emiliano, del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, del sindaco di Salice Salentino Cosimo Leuzzi, del vicepresidente di Unioncamere Mario Vadrucci, del padrone di casa Piernicola Leone de Castris. A seguire rinfresco presso il Wine Hotel Leone de Castris “Villa Donna Lisa” (si accede rigorosamente per invito sia al Museo che dopo). 
Un vino pluridecorato - sì, come un vero eroe di guerra - che ha decretato il successo internazionale della cantina, accendendo la fantasia degli appassionati winelovers: un esercito in crescita in tutto il mondo quelli che, a dispetto dei luoghi comuni sul rosato (“Il vino di una notte”, “Un vino da donne” i più gentili), apprezzano la sua freschezza e bevibilità a tutto pasto, anche quando le temperature si fanno roventi (tipo a queste latitudini).

La storia

Piernicola Leone de Castris, insomma, può mostrarsi giustamente orgoglioso: «Non sono molte le etichette che dopo ottant’anni di vita possono aspirare a dirsi ancora giovani, ma il Five Roses sì, simbolo della storia della nostra azienda - insieme al Salice, nato nel 1954 - ma anche prova del fatto che i buoni vini, in passato, si sono fatti al Sud: meno che al Nord, di sicuro, ma anche qui”.

Un compleanno che cade tra l’altro nei trent’anni dalla morte di Piero e nei venti dalla dipartita di Salvatore Leone de Castris; un fatto da celebrare con il restyling di bottiglia ed etichetta, ma pure guardando avanti nonostante, appunto, i quattro volte venti: “Un’emozione grande per un vino che ha una storia, ma è proiettato nel futuro», conclude Piernicola Leone de Castris, e che si trova in tutti i continenti del mondo: il frutto della vendemmia 2022 si festeggia infatti in questo periodo anche in Vietnam e a Singapore, e si è già festeggiato negli Stati Uniti d’America e in Inghilterra…quanta strada, da quel 1943.

© RIPRODUZIONE RISERVATA