Classi piene e pochi in Ddi. Resta il caos, i dirigenti: «Contagi, ora fuori i dati»

Classi piene e pochi in Ddi. Resta il caos, i dirigenti: «Contagi, ora fuori i dati»
4 Minuti di Lettura
Martedì 19 Gennaio 2021, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 15:39

Banchi pieni e percentuali di presenza che nelle scuole pugliesi hanno superato quota 50-60%. Soprattutto alle elementari, dove a rispondere all'appello degli insegnati da casa in Ddi (Didattica digitale integrata) nella maggior parte dei casi sono stati solo 2 o 3 alunni per classe. Stesse percentuali di presenza, seppure con qualche variazione al ribasso, registrate anche alle medie. Scuole ancora chiuse, invece, per 207mila studenti delle superiori in Ddi sino a sabato.

Seppure all'appello manchino ancora numeri dettagliati delle presenze in tutti i 650 istituti pugliesi, la nuova settimana di lezione nelle scuole sembra essersi aperta all'ingegna della voglia di tornare in classe. Almeno in relazione al primo ciclo. Stando a un primo calcolo parziale, infatti, sarebbero sempre meno le famiglie che continuano a scegliere la Ddi su richiesta alle elementari e alle medie. L'opzione, già sperimentata a novembre, era stata riproposta a sorpresa dal governatore Michele Emiliano nell'ordinanza firmata lo scorso sabato. Un provvedimento accolto tra le polemiche e le proteste dei dirigenti scolastici e dei sindacati che, al contrario di quanto stabilito con il provvedimento del governatore, puntavano sul graduale ritorno a scuola di mezzo milione di studenti pugliesi. Rientro scaglionato di cui si era discusso in sede di tavolo di confronto convocato a metà della scorsa settimana dall'assessore regionale alla Scuola Sebastiano Leo con l'Ufficio scolastico regionale, i prèsidi pugliesi e i sindacati. Nonostante tutto, però, il governatore ha scelto di tirare dritto. «La scuola non è un luogo sicuro. E l'Istituto superiore della Sanità chiede di mantenere inalterate le misure di contenimento» ha rimarcato Emiliano lo scorso sabato, commentando il contenuto della nuova ordinanza. A poche ore di distanza - domenica mattina - a sostenere esattamente il contrario sono stati invece gli esperti del Comitato tecnico scientifico. Gli scienziati, convocati d'urgenza dal ministro della Salute Roberto Speranza per fare il punto su eventuali rischi legati al ritorno in presenza degli studenti delle superiori, hanno rimarcato: «Le scuole possono riaprire, e chi le tiene chiuse se ne assume la responsabilità».

Nonostante tutto, il governatore ha scelto di confermare il contenuto della nuova ordinanza che resterà in vigore almeno sino a sabato. Dell'ipotesi di una graduale riapertura delle scuole, tuttavia, si tornerà a parlare già nei prossimi giorni in sede di nuova riunione del tavolo di confronto che l'assessore Leo ha annunciato di voler riconvocare entro metà settimana.

E proprio in quella sede il presidente pugliese di Anp (Associazione nazionale prèsidi) Roberto Romito è intenzionato a chiedere conto non solo dei dati relativi alle presenze in tutti gli istituti pugliesi, ma anche e soprattutto dei numeri relativi ai contagi a scuola. Rilevazioni che spetta ai dirigenti scolastici comunicare all'Ufficio scolastico regionale e al Dipartimento della Salute. Dati che devono essere registrati attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, così come previsto nelle due ordinanze firmate da Emiliano in queste settimane. «Eppure l'esito di questa rilevazione non è stato ancora reso noto - sottolinea il presidente regionale di Anp (Associazione nazionale preèsidi) Roberto Romito - Così, come non abbiamo ancora contezza del numero esatto di alunni che hanno scelto le lezioni in presenza né di quelli le cui famiglie hanno optato per la Ddi. Ora è arrivato il momento di conoscere i numeri: se il rischio di contagio a scuola è elevato, e dunque le scuole pugliesi rappresentano un pericolo, che siano i dati a dirlo».

Ma intanto il caos resta. «Un clima che non giova certamente ai nostri ragazzi - intervengono sulla questione i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta - Se il Cts invita ad aprire le aule, in Puglia il presidente Emiliano ha deciso di intraprendere un percorso differente. Ma ora è importante trovare una soluzione. Per questo, nelle prossime ore depositeremo una richiesta in VI Commissione consiliare del presidente Emiliano, dell'assessore regionale all'Istruzione Leo, dell'assessore ai Trasporti Maurodinoia, delle rappresentanze sindacali del mondo della scuola pugliese, delle associazioni delle famiglie e degli studenti».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA