Città e monumenti al buio contro il "caro-energia": in Puglia i sindaci spengono le luci

Città e monumenti al buio contro il "caro-energia": in Puglia i sindaci spengono le luci
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Giovedì 10 Febbraio 2022, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 22:03

Buio pesto. Luci spente in 3mila città in tutta Italia e centri e monumenti al buio anche in Puglia. Il black out è scattato alle 20 e andrà avanti sino alle 20.30. E sono decine le amministrazioni pugliesi iniziativa simbolica promossa da Anci contro il caro bollette. Una protesta consiste nello spegnimento per mezz'ora delle luci di edifici o monumenti rappresentativi delle città.

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Luci spente dappertutto contro il caro-energia

Si spengono le luci nei luoghi simbolo delle città pugliesi.

Il lungomare di Bari, piazza sant’Oronzo a Lecce, piazza Aldo Moro a Polignano. Al coro si unisce anche Gallipoli dove il Sindaco Stefano Minerva, in linea con i colleghi e preoccupato anche per l’impatto che il caro bollette avrà nella stagione estiva, ha scelto di oscurare la Fontana Greca. E Brindisi al buio anche le facciate di Palazzo Granafei-Nervegna e del Nuovo Teatro Verdi. Ma anche tantissimi altri monumenti, piazze ed edifici in tutta le regione. A fare paura non è forse più il buio, ma piuttosto i costi esorbitanti dell’energia elettrica che inevitabilmente porteranno a tagliare le somme di bilancio destinate ad altri servizi.

 

Decaro: «A causa del caro-energia rischiamo di non chiudere i bilanci»

A Bari il lungomare dalle 20 è rimasto al buio per circa mezz'ora, con i lampioni ornamentali spenti, nell'ambito dell'iniziativa dell'Anci per «attirare l'attenzione del Governo sul rincaro dei costi dell'energia. Rincari - ha spiegato il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro - che riguardano le famiglie e le aziende che appartengono alle nostre comunità e che riguardano anche le amministrazioni comunali». «I Comuni - ha detto il presidente di Anci - hanno costi importanti sulle utenze, ogni anno spendiamo 1,6-1,8 miliardi di euro circa solo di spese energetiche e abbiamo stimato un aumento dei costi di circa 550 milioni di euro. Rischiamo di non chiudere i bilanci e di dover ridurre le spese, in un momento in cui si riduce ancora la capacità fiscale dei Comuni per questioni legate alla pandemia, c'è il nuovo contratto per i dipendenti che porterà un legittimo aumento dei costi di 600 milioni di euro». «Ridurre le spese significa ridurre i servizi ai cittadino - ha proseguito il sindaco - . Noi ci occupiamo di raccolta rifiuti, trasporto pubblico, servizi sociali, del riscaldamento delle scuole e anche di pubblica illuminazione. Quindi, oggi, simbolicamente, abbiamo scelto di spegnere in tutta Italia monumenti, edifici pubblici o un tratto di lungomare come nel caso della città di Bari per attirare l'attenzione del Governo che sta preparando un decreto che dovrà andare incontro alle famiglie, alle aziende e speriamo anche ai Comuni».

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