Tutto l'oro della Puglia, un'Olimpiade da ricordare

Antonella Palmisano
Antonella Palmisano
4 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Agosto 2021, 05:00

Tre medaglie d’oro e due d’argento. La Puglia è da record alle Olimpiadi di Tokyo. Vito Dell’Aquila nel taekwondo, Massimo Stano e Antonella Palmisano nella marcia 20 km. Poi i due argenti di Luigi Samele, tra l’individuale e la scherma a squadre. A risultare la più medagliata, senza sorprese, è la Lombardia, la più popolosa tra le regioni italiane. Ma la Puglia è seconda, e nel medagliere complessivo risulterebbe addirittura nei primi trenta. 

Dell'Aquila
L’oro di Vito Dell’Aquila è stato il primo in ordine di tempo. Quasi sembrava non crederci, il 20enne mesagnese. Ha dominato tutte le sfide, tranne l’ultima, ma ha vinto anche quella. L’oro olimpico è un sogno che si realizza, una medaglia che torna a Mesagne nove anni dopo il successo di Carlo Molfetta. Sarà questione di dna, di preparazione, della meravigliosa scuola del maestro Baglivo. Di certo, Mesagne è la capitale italiana del taekwondo. Dell’Aquila ha vinto in finale contro il tunisino Mohamed Khalil Jendoubi 16-12, dopo aver chiuso in svantaggio il primo round, in pareggio il secondo. Nel terzo la sua svolta, ha accelerato, è andato a +4, ha tenuto quel punteggio. Gli ultimi secondi sembravano interminabili, poi la grande gioia.

Stano

Gioia che i pugliesi hanno assaporato giorni dopo con l’oro e la vittoria nella 20 km di marcia di Massimo Stano, 29 anni compiuti nello scorso febbraio, cresciuto a Palo del Colle ma nato a Grumo Appula. Ha covato il successo da quando è arrivato a Tokyo, lo ricordava a se stesso continuamente anche mentre correva. Anche quando ha staccato Koki Ikeda, il giapponese che fino alla fine sembrava potergli stare attaccato in qualche modo. Quando ha sprintato, però, non c’è stato più niente da fare. Ha vinto con nove secondi di anticipo, in 1:21:05, battendo entrambi i giapponesi che lo seguivano. Ha vinto con la testa, Massimo Stano, perché ha dovuto battere tutto, un vecchio infortunio, la temperatura.

Palmisano

Il giorno dopo l’apoteosi: Antonella Palmisano, da Mottola, compie l’impresa sempre nella 20 km di marcia. È medaglia d’oro anche lei, la terza per la regione.

Dopo il quarto posto di Rio e i rimpianti la gioia immensa per l’oro olimpico. Antonella ha festeggiato i 30 anni con il regalo più bello che si sarebbe potuta fare. Ha vinto in modo diverso da Stano, perché lei la gara l’ha aggredita sin dall’inizio, è stata in testa, salvo qualche centinaio di metro nella fase centrale, per tutta la durata. Quando si è accorta che ce l’avrebbe fatta, le hanno appoggiato una bandiera tricolore sulle spalle, ma l’ha persa strada facendo. La bandiera l’avrebbe comunque ritrovata sul podio, nessun problema. Dimenticata Rio, quando per una manciata di secondi restò fuori dal podio, chiudendo quarta. 

I commenti
«Felici e orgogliosi dei risultati degli atleti pugliesi alle Olimpiadi di Tokyo», si dicono il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e l’assessore allo Sport, Raffaele Piemontese. Queste medaglie sono «il frutto - spiegano in una nota - di tanti anni di lavoro delle società sportive cui la Regione Puglia ha contribuito con importanti risorse e con progetti innovativi per aiutare lo sport di base e quello scolastico, sostenendo le eccellenze e finanziando l’impiantistica sportiva con oltre 400 interventi negli ultimi 4 anni. Ma soprattutto la Regione ha promosso e sostenuto grandi eventi fra cui i campionati europei di taekwondo a Bari in cui il nostro Vito Dell’Aquila ha conquistato la qualificazione olimpica insieme al titolo europeo. Ricordiamo anche che Elisa Longo Borghini (medaglia di bronzo olimpica) ha conquistato la qualifica proprio in Puglia durante i campionati italiani di ciclismo da noi organizzati in Valle d’Itria, così come i campionati europei di scherma a Foggia 2 anni fa e i campionati italiani di atletica leggera a Molfetta lo scorso mese di marzo. Insomma - aggiungono - la Regione Puglia è vicina alle società sportive e ai Comuni ed è orgogliosa dei risultati raggiunti anche perché con le sue risorse, mai così alte in precedenza, promuove lo sport come strumento formativo per il benessere e la salute ma anche come rilancio del territorio e del turismo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA