Il risultato lo daranno solo le urne e il centrosinistra, nonostante i sondaggi che soffiano contro ormai da mesi, non può che continuare a sperarci. Anche in Puglia, dove il sistema Emiliano ancora regge. E in questo senso l’appuntamento del 25 settembre sarà un banco di prova anche per lui. E per i tanti innesti voluti e ottenuti all’interno delle liste Pd ufficializzate ieri e che saranno illustrate stamattina dal partito regionale.
I listini - unici in grado di garantire almeno un seggio per collegio - rispettano le indiscrezioni dei giorni precedenti: i capilista del Partito Democratico nei collegi plurinominali della Camera dei Deputati sono il vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese, che guiderà il listino per la camera nel Foggiano (seguito dalla consigliera regionale del Pd Debora Cilento, da Giovanni Vurchio e dalla giovane Shady Mohammad Alizadeh, caldeggiata dall’Area Cuperlo). Il deputato uscente e segretario regionale Pd Marco Lacarra guida il plurinominale alla Camera di Bari (seguito dall’assessore regionale ai Trasporti Anna Maurodinoia, Paolo Lattanzio, Maria Chiara Addabbo). A Taranto è capolista l’uscente Ubaldo Pagano (seconda Francesca Vigginano, terzo Sebastiano Stano e quarta Barbara Panunzio); a Lecce il capo di gabinetto della Regione Claudio Stefanazzi in quota civici di Michele Emiliano (seguito da Elisa Mariano, Francesco Rogoli e Anna Toma).
La sfida al Senato
Al Senato, invece, il capolista è l’ex ministro Francesco Boccia, che fa anche parte della direzione nazionale del partito. In seconda e terza posizione i due nazionali Valeria Valente e Antonio Misiani, in arrivo dal gioco di incastri con le altre regioni per garantirne l’elezione. Solo quarta la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone.
La composizione delle liste plurinominali ha creato una crepa profonda tra i democratici pugliesi, che la stessa accettazione della candidatura da parte di Loredana Capone non ha sanato. Il potere di Emiliano e l’ascesa inarrestabile dei civici mettono a dura prova i nervi della base, che in più di un’occasione si è sentita tradita dai leader. Difficile quindi prevedere come si svolgerà la campagna elettorale lampo che ci aspetta, che potrà contare sui nuovi innesti ma rischia di perdere pezzi di elettorato.
Una partita delicata, sulla cui riuscita dovrà poggiare la futura alleanza “strutturale” tra Pd e Civici in Puglia.
Le sorprese negli Uninominali
Altre sorprese nei collegi uninominali per la Camera: a Bari corre la scienziata Luisa Torsi, nella Bat il vicesindaco di Trani Fabrizio Ferrante, ad Altamura Silvia Convertini, a Taranto Giampiero Mancarelli, a Brindisi la vicesindaca Tiziana Brigante; nei due collegi leccesi l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, e l’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, in quota Sinistra italiana. A Foggia in corsa Valentina Lucianetti, avvocato e figlia dell’ex procuratore capo di Lucera, a Cerignola di nuovo in campo l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese; a Molfetta corre l’ex sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio.
Le liste collegate di Sinistra Italiana-Europa Verde vedono nel plurinominale alla Camera anche Pierpaolo Patti, consigliere comunale di Lecce, terzo nel listino dopo Angelo Bonelli ed Elisabetta Piccolotti (entrambi capolista anche nel collegio Brindisi-Taranto).
Nel collegio barese è invece capolista il sindacalista Aboubakar Soumaoro e a Foggia Stefania Russo. Mentre il plurinominale per il Senato è guidato da Ilaria Cucchi. Impegno Civico, la nuova formazione dell’ex M5s Luigi Di Maio, schiera come capolista al proporzionale in Puglia l’uscente Daniela Donno, la brindisina sottosegretaria Anna Macina, anche lei uscente, il sottosegretario Giuseppe L’Abbate e l’uscente Marialuisa Faro, tutti ex pentastellati.