«Non si fanno leggi contra personam» tuona l’avvocato Fabrizio Lofoco, del foro di Bari. Ed è proprio a partire da questo principio che, per conto di Massimo Cassano, il legale incardinerà il ricorso al Tar contro la legge regionale che ha determinato la decadenza del suo assistito dal ruolo di direttore dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro (Arpal). Con quel ricorso non solo sarà contestata integralmente la strada seguita dalla maggioranza regionale per rimuovere Cassano dall’incarico fiduciario che gli fu assegnato dal presidente Michele Emiliano, ma sarà anche chiesta la remissione dell’intero caso alla Corte Costituzionale: «La norma è sicuramente incostituzionale - prosegue Lofoco -. Per questo, qualsiasi decisione prendesse adesso il governatore regionale, noi andremmo avanti fino alla pronuncia della Consulta su questo “mostro giuridico” partorito dal Consiglio e dalla sua maggioranza di centrosinistra».
La candidatura e poi la decadenza da dg Arpal
Un passo indietro.
La difesa
Lofoco ha quindi prima notificato la richiesta di un “decreto cautelare ante causam”, discusso ieri al Tar Bari e sul quale si attende il pronunciamento dei giudici entro i prossimi 15 giorni. Poi formalizzerà il ricorso, chiedendo di rimettere gli atti alla Consulta. Nel frattempo, dopo la pubblicazione sul Bollettino regionale della norma che ha determinato la decadenza di Cassano, si è insediata la commissaria designata dalla stessa norma a reggere l’Agenzia fino alla nomina di un Consiglio di Amministrazione, ovvero la direttrice del dipartimento Lavoro, Silvia Pellegrini. Ed è proprio al momento dell’insediamento della commissaria, che si è verbalizzato di esentare Cassano da ogni attività, resettando posta elettronica, password e precludendogli l’uso della sua stanza. «Qualcuno non ha ancora capito - chiude Lofoco - che un ente pubblico deve agire per atti e non per comportamenti. Attendiamo ora un provvedimento presidenziale, ma a prescindere dalla decisione che Emiliano deciderà di prendere noi andremo avanti in questa battaglia per la legalità». Dagli esiti quanto mai incerti.