Cassano, la resa dei conti: si decide sulla decadenza. Scoppia il caso dell'indennità a Stefanazzi

E intanto in Regione scoppia il caso Stefanazzi

Cassano, la resa dei conti: si decide sulla decadenza. Scoppia il caso dell'indennità a Stefanazzi
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 6 Settembre 2022, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 22:26

Massimo Cassano potrebbe essere obbligato a lasciare entro fine mese il ruolo di direttore generale dell'Arpal. Dopo settimane di impasse, ieri la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, ha convocato per dopodomani la conferenza dei capigruppo per «programmare i prossimi lavori», questo il punto all'ordine del giorno. Durante la riunione dei capigruppo si discuterà anche di quando convocare il prossimo Consiglio per votare la proposta di legge di riforma dell'Agenzia per la promozione delle politiche attive (Arpal) che, se approvata, comporterebbe la decadenza dal ruolo di direttore generale dell'ex sottosegretario, candidato in Puglia con Azione e Italia Viva.

Il passaggi al Terzo polo e l'uscita dalla maggioranza

Proprio il suo passaggio con Calenda e Renzi e la sua partecipazione attiva alle prossime elezioni, nei giorni scorsi ha sollevato un polverone di polemiche. Cassano ha fatto spallucce, non ha accettato l'invito a dimettersi arrivato da più parti e, anzi, ha annunciato che sarebbe passato all'opposizione in Regione. Poi si è messo in aspettativa a partire dal primo settembre.
La proposta di legge era stata depositata due mesi fa da alcuni consiglieri del Pd, primo firmatario Fabiano Amati, ma la sua discussione in Aula è stata più volte rinviata. Adesso, sembrano essere maturi i tempi, non fosse altro perché tutti sembrano essere, ora, in accordo. Cassano - inviso a buona parte del Pd e ai CinqueStelle - ha sostenuto, sino a due settimane fa, il centrosinistra del governatore Michele Emiliano, tanto da essere tra i fondatori del nuovo gruppo in Consiglio. Il governatore si è detto «non deluso» dalla scelta del suo ormai ex alleato e lo stesso Cassano non ha mai attaccato direttamente il presidente della Regione. Tra le ipotesi, anche quella che i capigruppo decidano di andare in Aula tra il 12 e il 18 settembre. Dipenderà dalla volontà del centrodestra.

Stefanazzi, Fdi attacca sull'indennità


Ma c'è un altro caso che sta scuotendo queste elezioni ed è quello legato alla candidatura del capo di Gabinetto di Emiliano, Claudio Stefanazzi (anche lui in aspettativa). Dopo le polemiche sollevate dal Pd per aver riservato il posto da capolista in Salento a Stefanazzi a discapito della presidente Capone, adesso è il centrodestra ad attaccare a testa bassa. «Puntualmente critica il gruppo di Fratelli d'Italia - in campagna elettorale spuntano atti di cattivo gusto e di dubbia legittimità che muovono premi dai conti della Regione verso coloro che ruotano intorno ad Emiliano. Ultimo è quello di 30mila euro che la Regione dovrà liquidare sul conto corrente di Stefanazzi, capo di Gabinetto del presidente Michele Emiliano, candidato alle Politiche del 25 settembre. Il tutto deciso il 4 agosto: si sa, la campagna elettorale comporta qualche costo e quindi è bene provvedere».
Uno scontro che è destinato ad acuirsi sino al 25 settembre: «Nello specifico dicono da FdI - si tratta di una liquidazione d'indennità di risultato per l'anno 2021 derivante da una valutazione positiva del Capo del Gabinetto del presidente firmata dallo stesso Emiliano. Spalla a spalla, Emiliano si batte per candidare Stefanazzi e, sempre Emiliano, decide che a Stefanazzi vada attribuito un premio di risultato». «L'indennità di risultato relativa al 2021 è stabilita nel contratto per un importo identico a quello spettante ai Capi di dipartimento», è la replica a stretto giro arrivata dalla segreteria generale della presidenza della Regione. «La liquidazione è spiegato - viene effettuata nel secondo semestre dell'anno successivo a quello di riferimento, sulla base della valutazione dell'organo di indirizzo politico. La vigente disciplina sin dalla prima introduzione, non prevede la valutazione, da parte dell'Oiv, del Capo di Gabinetto, in continuità con le precedenti legislature. Nello specifico, con nota del 28 luglio 2022 il capo di Gabinetto ha relazionato al presidente sull'attività svolta nell'anno 2021. Con determina del 4 agosto 2022 il dirigente della Sezione Personale ha adottato il conseguente provvedimento di liquidazione per l'importo di euro 30.000, al lordo delle ritenute di legge».
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