«Il caro carburante con il prezzo medio del gasolio che è praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno ha costretto i pescherecci a navigare in perdita o a tagliare le uscite, favorendo le importazioni di pesce straniero, considerato che fino ad oltre la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata proprio dal carburante».
È quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della giornata della Pesca Trasparente a Torre a Mare, promossa da Coldiretti ImpresaPesca e Mipaaf, per far conoscere caratteristiche del pesce a miglio zero.
Una tempesta perfetta
«In Puglia l'effetto dell'incremento del prezzo medio del gasolio - spiega la Coldiretti regionale - si è abbattuta come una tempesta sull'attività dei pescherecci già duramente colpiti dalla riduzione delle giornate di pesca.