Caro energia e Pnrr, i sindaci compatti: «Nessun ritocco al ribasso e ora aiuti per le bollette»

Caro energia e Pnrr, i sindaci compatti: «Nessun ritocco al ribasso e ora aiuti per le bollette»
di Pierangelo TEMPESTA
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Domenica 16 Ottobre 2022, 11:33

«Nessuno tocchi i fondi del Pnrr destinati ai Comuni del Sud». Dopo la presa di posizione del sindaco di Bari e presidente dell'Anci Antonio Decaro (che venerdì, alla cerimonia inaugurale dell'85esima edizione della Fiera del Levante, ha dichiarato di non voler arretrare «neanche di un centimetro, se qualcuno mi inviterà a sedere ad un tavolo dove, anche solo per sbaglio, sentirò parlare di rimodulare i fondi»), i colleghi pugliesi si dividono tra chi è pronto alle barricate e chi è fiducioso che il nuovo Governo di centrodestra non metterà in campo azioni dannose per i Comuni. Tutti, però, concordano su un punto: quei finanziamenti, per ottenere i quali i Comuni hanno lavorato tanto, non devono essere toccati.

L'intervento del sindaco Decaro


«Sono assolutamente d'accordo con le parole del sindaco Decaro», afferma Riccardo Rossi, primo cittadino di Brindisi. «Per il Pnrr i Comuni hanno fatto sforzi immensi dal punto di vista organizzativo e progettual. Tutto ciò non può essere messo in discussione. Questa - aggiunge - non è una polemica politica, ma è chiedere il rispetto degli impegni presi, del lavoro fatto e delle tante attese create tra i cittadini». Decaro ha anche parlato del rischio di default che incombe sugli Enti locali a causa del caro-energia: «Anci - spiega Rossi - ha quantificato le necessità dei Comuni italiani in un miliardo di euro di stanziamenti. A differenza dello Stato, che può fare scostamenti di bilancio e chiudere in deficit, i Comuni non hanno questa possibilità e sono in forte difficoltà. Gli aumenti incidono su bilanci già approvati e il rischio è il dissesto: è un dato aritmetico sul quale si può discutere poco. Inoltre - aggiunge Rossi - siamo ormai alla fine dell'anno, i servizi sono già stati resi e non c'è tecnicamente nessuna possibilità di tagliare altre spese». Nessun margine di manovra, dunque: anche la sospensione dei servizi ai cittadini, se a questo si deve arrivare, non sarebbe più sufficiente.

Parla di necessità di affrontare insieme il problema, poi, Francesco Paolo Ricci, sindaco di Bitonto. «Come già stiamo facendo, continueremo a fare fronte comune sulle misure previste dal Pnrr. La Città metropolitana si è dimostrata un esempio virtuoso da questo punto di vista: togliere risorse sarebbe un danno alle nostre comunità, in un momento in cui il Sud sta dimostrando grande capacità di progettazione e di spesa».

Per Ricci, la questione va al di là di ogni schieramento politico: «Nelle amministrazioni dell'area metropolitana ci sono sindaci di centrosinistra e sindaci di centrodestra e tutti hanno approvato all'unanimità il piano delle risorse. Eventuali modifiche saranno accettate solo se saranno in senso migliorativo, laddove, per esempio, si riterrà necessario spostare fondi non spesi su altre necessità di intervento». Sul caro-energia, poi, Ricci annuncia che durante il consiglio comunale di martedì sarà proposta una variazione di bilancio di 850mila euro per garantire il pagamento delle bollette delle scuole e degli edifici comunali: «Sono soldi che gravano sulle tasche dei cittadini in misura enorme e che purtroppo toglieremo ad altre esigenze. Dobbiamo, purtroppo, fare fronte a queste spese. Se lo Stato non interverrà con finanziamenti aggiuntivi, i Comuni saranno in difficoltà nell'assicurare servizi come trasporti e mense, in un momento in cui il disagio è molto diffuso tra le famiglie. Stiamo pensando anche a una misura straordinaria per andare incontro alle famiglie per il pagamento delle bollette, ma noi sindaci, in questo, siamo in fortissima difficoltà».


Per Ettore Caroppo, sindaco di Minervino di Lecce e presidente di Anci Puglia, è necessario chiarire «cosa si intende con rimodulazione. Se significa rivedere, alla luce dei nuovi prezzi, quello che si andrà ad investire, lo ritengo normale. Se, invece, il Governo toglierà fondi ai Comuni e questi non saranno messi nelle condizioni di spendere, ci saranno le barricate. È fuori da ogni dubbio - aggiunge - che i Comuni siano in difficoltà, ma rischiano di esserlo ancora di più se non si adegueranno i prezzi delle opere che dovranno essere realizzate». Sul caro-energia, spiega ancora Caroppo, Anci Puglia «ha chiesto che sia finanziato il rifacimento della pubblica illuminazione per ridurre le spese. Abbiamo chiesto alla Regione di guardare al fabbisogno dei Comuni proponendo un milione di nuovi punti luce. Se i Comuni non saranno messi nelle condizioni di rivedere al ribasso le bollette sostituendo i punti luce, saranno costretti a mettere le mani nelle tasche dei cittadini per pagare le bollette e gli aumenti, inevitabili, che ci saranno anche per lo smaltimento dei rifiuti». Anci Puglia ha anche proposto di prevedere per gli Enti locali la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici di proprietà, «per azzerare la spesa e utilizzare quegli importi per i servizi e per andare incontro a famiglie e aziende».


Non c'è nulla da temere, infine, per il sindaco di Sava, Gaetano Pichierri: «Il nuovo Governo garantirà quanto già programmato dai Comuni, i fondi del Pnrr non saranno intaccati e se saranno rivisti, sarà tenuto conto delle esigenze degli enti, senza rischi di andare al ribasso. I Comuni saranno tutelati dal nuovo Governo». L'Esecutivo, aggiunge però il primo cittadino, «deve prendere in seria considerazione il problema del caro-energia, che provocherà gravissime problematiche a livello finanziario. Il rischio è di dover spostare somme destinate ai servizi al pagamento delle bollette, in un periodo in cui le entrate correnti sono ridottissime».
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