Caro benzina, sconto di 25 centesimi al litro sui carburanti

Coldiretti: denunce se i gestori non si adeguano. Adoc Lecce scrive al prefetto: controlli ai distributori

Caro benzina, sconto di 25 centesimi al litro sui carburanti
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Martedì 22 Marzo 2022, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:42

Caro benzina, pubblicati i decreti sulla Gazzetta Ufficiale: scatta così la riduzione delle accise sui carburanti e sul prezzo di vendita. Il decreto ministeriale e il decreto legge "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina", sono stati pubblicati nella notte: le norme contengono i criteri per la riduzione del prezzo che entrano in vigore da oggi. 

La riduzione delle accise, e quindi del prezzo dei carburanti, avrà la durata di 30 giorni.

Ma è previsto che fino al 31 dicembre di quest'anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere ad un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale. Specifiche norme sono poi introdotte per i depositi di stoccaggio dei prodotti e per evitare manovra speculative, con poteri al Garante dei Prezzi e l'utilizzo della e Guardia di Finanza per i controlli. Il decreto prevede anche una norma finalizzata ad aiutare i lavoratori che usano mezzi propri per arrivare sul luogo di lavoro: i buoni benzina, fino a 200 euro, che i datori di lavoro daranno ai propri dipendenti non concorreranno al reddito, quindi non saranno tassati.

Il taglio delle accise per benzina e diesel previsto dai due provvedimenti (decreto ministeriale e decreto legge varato dal cdm venerdì scorso), vale 25 centesimi, a cui aggiungere l'Iva al 22%. In totale lo sconto al consumo sui prezzi dei due carburanti ammonta dunque a 30,5 centesimi. Per il Gpl le accise diminuiscono invece di 8,5 centesimi, come previsto nel decreto ministeriale. Sommando l'Iva si arriva al consumo a 10,37 centesimi.

I consumatori

I prezzi di benzina e gasolio devono immediatamente scendere alla pompa di 30,5 centesimi di euro al litro o i distributori di carburanti saranno denunciati in Procura per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa. Così il Codacons, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che riduce le accise per contenere il caro carburante. Il decreto ha effetto immediato e prevede che le accise siano ridotte di 25 centesimi al litro, con una riduzione dei listini alla pompa pari a 30,5 centesimi di euro calcolando anche l'Iva, spiega il Codacons. La benzina, per effetto delle nuove disposizioni, deve così costare oggi presso i distributori circa 1,87-1,88 euro al litro, il gasolio 1,84-1,85 euro/litro.

«Se i gestori non si adegueranno al decreto del Governo saremo costretti a denunce in tutta Italia contro chi non abbassa i prezzi alla pompa, per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa», afferma il presidente Carlo Rienzi. In tal senso l'associazione invita tutti i cittadini a segnalare al Codacons i distributori di carburanti che non si sono adeguati alle nuove disposizioni. L'associazione fa inoltre sapere che pubblicherà sul proprio sito internet i moduli attraverso i quali i cittadini residenti a Roma, Cagliari, Belluno, Prato, Ancona, Perugia, Verona potranno costituirsi parte offesa nelle inchieste aperte dalle Procure locali sulle speculazioni relative ai prezzi dei carburanti, e chiedere i danni qualora dalle indagini dovessero emergere illeciti a danno dei consumatori. 

Codacons Lecce

Intanto proprio nelle scorse ore il Codacons Lecce ha scritto al prefetto Maria Rosa Trio chiedendo controlli sugli aumenti del prezzo del carburante perché non siano dettate da finalità speculative. Una lettera indirizzata al prefetto, ma anche al Mise e alla Polizia Locale arriva anche da Adoc Lecce: «La nostra associazione - si legge nella nota  a firma dell'avvocato Alessandro Presicce - riceve quotidianamente, in questo periodo, segnalazioni dai cittadini circa notevoli discrepanze tra quanto dichiarato sul portale MiSE e il prezzo realmente praticato dai gestori di impianti distributori di carburante. Anche i dati che, sul sito, appaiono aggiornati sono in realtà difformi dalla realtà. Ad esempio, in allegato il dato di un gestore, apparentemente aggiornato al 12.03.2022, clamorosamente smentito dal prezzo praticato dall'impianto, sempre oggi, di ben oltre i 2 euro. Se si tratta di un problema legato alle comunicazioni dei gestori, in questo periodo di grave crisi energetica, coi prezzi alle stelle, è intollerabile che vi siano operatori che si avvantaggino, posizionandosi tra i primi risultati di Osservatorio Prezzi, con dichiarazioni irreali, che turbano il mercato e la fede pubblica. Adoc è lieta - conclude Presicce - del fatto che la sua segnalazione sembra aver già trovato riscontro, in quanto oggi il sito risulta in fase di manutenzione, e coglie l’occasione per sollecitare anche i gestori degli impianti di distribuzione ad uno scrupoloso rispetto delle norme ed ad una maggiore trasparenza e veridicità nelle dichiarazioni dei prezzi, al fine di non danneggiare ulteriormente né gli operatori onesti, né i cittadini consumatori».

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