Carburanti, primo calo dei prezzi: nelle città di Puglia benzina e diesel a 2 euro

Carburanti, primo calo dei prezzi: nelle città di Puglia benzina e diesel a 2 euro
di Paola COLACI
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Domenica 20 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:56

Taglio delle accise, sconto da 25 centesimi sui carburanti e multe fino a 5mila euro sui rincari ingiustificati. Un “combinato disposto” di provvedimenti messi a terra dal governo di Mario Draghi nella tarda serata di venerdì per mitigare la fiammata sui prezzi che in meno di 24 ore sembra aver prodotto i primi effetti positivi sulle tasche degli automobilisti. Già ieri mattina in alcuni distributori della Puglia la benzina è tornata timidamente sotto la soglia psicologica di 2 euro al litro al self service. E si è attestata a 2,1 euro al litro sul servito. Stesso trend per il gasolio: 2,1 euro in media su servito e self.


L'Osservatorio

A certificare la prima timida riduzione sui carburanti l’Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo Economico sulla base delle “tariffe” applicate dai distributori pugliesi dagli stessi gestori. Nel dettaglio, sulla base della rilevazione effettuata alle 16 se a Roma e Napoli la media per un litro di benzina si attestava a 2,2 euro in Puglia alcuni distributori del Barese hanno applicato la tariffa da 2,1 euro per un litro di benzina. Stesso prezzo sul diesel. A conti fatti, dunque, un primo sconto da 20 centesimi in media rispetto ai prezzi di metà settimana quando in tutta la regione i carburanti avevano raggiunto e superato quota 2,3 euro per litro. Ma tant’è. 
Una prima contrazione sui prezzi è stata certificata anche a nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Nei distributori dei centri urbani benzina e diesel sono stati venduti in media a 2,1 euro per litro.

Nessun beneficio percepibile, invece, lungo le provinciali e nei distributori delle statali. Nella maggior parte dei casi la fiammata legata al caro-prezzi non si è ancora spenta e la benzina continua a viaggiare a quota 2,26 euro per litro sul servito. Il diesel, invece, ha toccato un nuovo picco di 2,45 euro, come nel caso di alcuni distributori lungo statale 613 che collega Brindisi a Lecce. Nell’area portuale di Taranto, ancora, alcune pompe hanno fissato il prezzo di benzina e diesel a 2,358 euro sul servito. E a 2,09 euro in modalità self. E per beneficare dello sconto da 25 centesimi bisognerà attendere l’inizio della settimana, quando tutti i gestori dei distributori saranno tenuti ad adeguarsi alla riduzione dei prezzi imposta dal governo. Pena sanzioni sino a 5mila euro in caso di speculazioni e aumenti ingiustificati. Ciò significa che, sulla base degli ultimi prezzi ufficiali comunicati dal Mite, per effetto del provvedimento dell’Esecutivo la benzina dovrebbe costare in media 1,879 euro al litro e il gasolio 1,849 euro. 


Il taglio

Un risparmio rispetto ai prezzi attuali pari a circa 15,2 euro a pieno, secondo la stima preliminare del Codacons. Se si analizza l’andamento dei listini dei carburanti nell’ultimo anno, tuttavia, si rileva come il bilancio sia ancora fortemente in perdita per i consumatori: rispetto allo stesso periodo del 2021, infatti, la benzina costa oggi il 39,4% in più (2,184 euro al litro), il gasolio addirittura il 50% in più (2,154 euro/litro). Aumenti che producono un maggior esborso per le famiglie pari a +30,9 euro per un pieno di benzina, +35,9 euro per un pieno di diesel. Ecco perché, secondo l’associazione dei consumatori, il taglio delle accise per 25 centesimi di euro, «è insoddisfacente e non risolverà il problema del caro-carburanti. I consumatori sono fortemente delusi dalle misure sulla benzina contenute nel decreto approvato ieri dal Governo - ha rilevato nelle scorse ore il presidente Carlo Rienzi - Le accise andavano infatti dimezzate. Insufficiente poi tagliare le accise solo per un mese, considerato che dallo scorso ottobre i prezzi alla pompa della benzina hanno superato quota 1,7 euro al litro salendo costantemente fino ad arrivare ai record odierni e impoverendo famiglie e imprese».


L'analisi della Cgia

Dello stesso avviso anche la Cgia Mestre. “Con la riduzione di 25 centesimi del prezzo alla pompa la benzina è destinata a scendere da 2,18 a 1,93 euro al litro e il gasolio per autotrazione da 2,16 euro al litro a 1,91 - stima l’Ufficio studi - Per potenziare ulteriormente la misura prevista dal governo, tuttavia, sarebbe necessaria una riduzione del 50 per cento sulle accise di benzina e gasolio per autotrazione, portandone così il prezzo alla pompa rispettivamente a 1,74 e 1,78 euro al litro. Ciò consentirebbe agli automobilisti 19 centesimi in più al litro la benzina e 13 centesimi in più il gasolio».

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