Corsa al tampone tra code e prezzi alle stelle, la stretta della Regione: «I Nas nei laboratori contro gli abusi»

Corsa al tampone tra code e prezzi alle stelle, la stretta della Regione: «I Nas nei laboratori contro gli abusi»
di Paola COLACI
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Venerdì 31 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 16:17

Pugno di ferro contro i laboratori analisi che speculano sui tamponi anti-Covid. E carabinieri del Nas pronti a scendere in campo per controlli a tappeto in tutte le province, su segnalazione della Regione. Ad annunciare la stretta contro il caos generato dalla corsa sfrenata ai test anti-virus in Puglia è il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Regione, Vito Montanaro. 

Nei laboratori privati tamponi quasi introvabili e referti urgenti "a caro prezzo"

L’eco delle segnalazioni da parte di cittadini inferociti perché costretti a pagare di più per ottenere il risultato del test in poche ore e associazioni dei consumatori sul piede di guerra contro le speculazioni è giunta anche a Bari.

Del resto, in Puglia la corsa sfrenata al test sembra aver prodotto un solo risultato: il caos. Se nei centri Asl ogni giorno si registrano code lunghissime, la maggior parte dei laboratori analisi accreditati dalla Regione ormai è a corto di “reagenti”. Impossibile processare i test. O quantomeno, garantire i risultati entro poche ore. Per chi ha urgenza di ricevere l’esito in giornata, però, una soluzione c’è: basta pagare di più rispetto alle tariffe calmierate stabilite dalla Regione. E in queste ore capita sempre più spesso che la cifra da sborsare per un tampone molecolare salga da 60 euro a 80.

Montanaro: «Speculazioni inaccetabili, abusi segnalati ai Nas»

«Questo genere di speculazioni sono inaccettabili - tuona Montanaro - In queste ore personalmente ho ricevuto segnalazioni che vanno proprio nella direzione di un aumento ingiustificato dei prezzi da parte di alcuni privati. Anomalie che provvederemo a segnalare ai Nucleo Antisofisticazioni eSanità per gli accertamenti del caso». 
Rispetto al sistema di tracciamento sempre più sotto pressione a causa delle migliaia di richieste giornaliere di tamponi, il direttore del Dipartimento torna a ribadire quanto già rimarcato nelle scorse ore: «Le criticità al momento non riguardano le strutture pubbliche. Abbiamo ancora disponibili scorte necessarie a garantire il tracciamento. Va detto, però, se si continua a tenere una media di decine di migliaia di tamponi al giorno anche le scorte nelle strutture pubbliche termineranno. Non c’è dubbio che in questi giorni si stia assistendo a una corsa sfrenata e in alcuni casi anche un po’ insensata ai test. E su questo fronte attendiamo di leggere nel dettaglio le previsioni del nuovo decreto al fine di regolarizzare la gestione del tracciamento».

I medici pugliesi: «Per il tracciamento si utilizzi del personale impiegato per i vaccini»

Intanto anche l’intersindacale dei medici segnala l’allarme sociale che l’alto numero di contagi sta generando in tutta la regione. Le rappresentanze sindacali dei camici bianchi sollecitano, dunque, il governatore di Puglia Michele Emiliano e i direttori della Regione ad attivarsi per mettere in condizioni i professionisti dei Dipartimenti di Igiene e Sisp, “a svolgere al meglio i propri compiti in merito ai tamponi e tracciamenti per evitare che i lunghi tempi di controlli comportino vere e proprie segregazioni in casa dei pazienti”. E la soluzione potrebbe passare attraverso, “il recupero del personale attualmente impiegato nei centri vaccinali dato il coinvolgimento, per tale funzione, di medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti e dei volontari” si legge nella nota che porta la firma di Francesco Felice Pazienza ( Smi), Vito Bellini (Ugs ), Giovanni Sportelli ( Snami) e Antonio Mazzarella (Cgil). 
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