Vino, no al riferimento al cancro dalle etichette: la decisione del Parlamento europeo. Determinante il ruolo dei deputati italiani. Federvini e Coldiretti: «Ha vinto il buon senso»

Ok della Plenaria a modifica del piano Ue: consumo in sé non è nocivo

Vino, no al riferimento al cancro dalle etichette: la decisione del Parlamento europeo. Determinante il ruolo dei deputati italiani. Federvini e Coldiretti: «Ha vinto il buon senso»
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 14:44

I produttori vinicoli possono tirare un sospiro di sollievo: l'Europarlamento ha infatti deciso di eliminare il riferimento alla cancerosità del vino dal regolamento sulle nuove etichette. «C'è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro». È questa una delle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate ieri sera. Dal testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta, e introdotto l'invito a migliorare l'etichettatura delle bevande alcoliche con l'inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol. 

L'alzata di scudi a difesa dei vini e il rulo dei parlamentari italiani

La vicenda aveva fatto molto discutere negli scorsi giorni scatenando un coro di polemiche per una scelta ritenuta dai produttori assurda. In tanti - anche dalla Puglia - si erano schierati contro il riferimento al cancro belle etichettature. Fondamentale per il risultato il ruolo della componente italiana per far passare le modifiche. La stragrande maggioranza dei 70 rappresentanti italiani ha votato a favore: le modifiche proposte hanno infatti superato la maggioranza dei componenti l’Assemblea, incassando tra i 350 e il 392 voti, a seconda dell’emendamento presentato. Gli emendamenti accolti, che riguardavano i paragrafi della relazione dedicati alle bevande alcoliche, sono i seguenti: • una distinzione tra consumo moderato e abuso di alcol, attenuando molto l’affermazione che non esiste in livello sicuro associato alle bevande alcoliche; • l’introduzione di un chiaro riferimento al “consumo dannoso” di alcol come obiettivo della strategia di contrasto al cancro • l’opportunità di messaggi in etichetta legati al consumo responsabile, in alternativa a messaggi allarmistici sul rischio per la salute • mantiene il divieto di sponsorizzazione, ma limita tale restrizione agli eventi sportivi destinati ai minori.

Federvini: ha vinto la ragionevalezza

«Ha vinto la ragionevolezza e il buon senso. Siamo lieti che il Parlamento Europeo abbia accolto le istanze che volevamo ribadire, introducendo dei miglioramenti tesi a costruire un testo più equilibrato, che faccia la dovuta distinzione fra consumo e abuso di bevande alcoliche” - dichiara Micaela Pallini, Presidente di Federvini – Una nota di plauso particolare va rivolta ai parlamentari italiani che hanno rappresentato la spina dorsale del gruppo che ha presentato e fatto approvare le modifiche volute fortemente dall’Italia.

Voglio sottolineare che senza il ruolo dei parlamentari italiani che si sono spesi nei giorni scorsi affinché prevalesse l’equilibrio, promuovendo gli emendamenti, prima, e sostenendoli con un voto a maggioranza poi, non ci sarebbe stato questo risultato”. “Ora non va abbassata la guardia – prosegue la Presidente Pallini - e per questo ribadiamo con la massima urgenza la necessità di istituire celermente un tavolo permanente di confronto sulla situazione internazionale, che coinvolga i Ministeri delle Politiche agricole, degli Affari esteri e della Salute, pronti per seguire con attenzione le proposte legislative che già nei prossimi mesi arriveranno dalla Commissione europea.” E oggi il Parlamento europeo gli ha dato ragione. 

Coldiretti: salvi 10mila anni di storia

"Il Parlamento Europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino le cui prime tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a.c", afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare per il lavoro di squadra i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l'analisi della Coldiretti. "L'equilibrio nutrizionale- precisa Coldiretti- va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla dieta mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tuti gli alimenti a partire dal bicchiere di vino ai pasti". L'Italia è il primo produttore ed esportatore mondiale di vino con le bottiglie Made in Italy che, sottolinea la Coldiretti, sono destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola. Il consumo pro capite in Italia si attesta sui 33 litri all'anno con una sempre maggiore attenzione alla qualità, alla storia del vino, ai legami con i territori che spingono italiani e stranieri anche alla scoperta di cantine e aziende.

Le reazioni della politica: scelta di buonsenso

«È l’affermazione della ragione e del buonsenso sull’ideologia e sul fanatismo. È, semplicemente, la vittoria della storia e della tradizione della nostra cultura, è una nostra vittoria” così il senatore Dario Stefàno, Presidente della Commissione Politiche dell’Unione europea di Palazzo Madama commenta, entusiasta, la modifica introdotta alla relazione sul Piano di azione anti-cancro giusto ieri sera dall'Europarlamento - Il Parlamento europeo ha inteso sottolineare la differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche, così come ha ribadito che non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro. Sono espressioni autentiche di un approccio sano e equilibrato al tema e che hanno di fatto scongiurato la consumazione di un vero e proprio delitto a danno di un prodotto, il vino, che è espressione e cifra costitutiva della nostra identità. Questa è l’Europa che ci piace, l’Europa della Next Generation che guarda al futuro con la ricchezza del suo passato».«Al parlamento Europeo sono passate le proposte di Forza Italia - aggiunge l’europarlamentare di FI  Andrea Caroppo -: dal testo della relazione per la lotta contro il cancro è stata rimossa la assurda previsione di etichette sulle bottiglie di vino (e di birra) - che avrebbero solo danneggiato la nostra economia ed il nostro stile di vita - ed è stata invece inserita la fondamentale distinzione tra abuso e uso di bevande alcoliche.Siamo orgogliosi di avere difeso una delle eccellenze del made in Italy, di aver difeso l’agroalimentare italiano». «Battaglia vinta. Ottime notizie questa mattina da Strasburgo dove, e meno male, ha prevalso il buon senso - scrive Raffaele Fitto, europarlamentare di Ecr-Fdi -. E’ stato, infatti, evitato che strumentalizzando il tema della lotta contro il cancro, sul quale ribadiamo fortemente il nostro impegno, si verificasse, senza alcun fondamento scientifico, un vero e proprio tentativo di demonizzare le bevande alcoliche a cominciare dal vino. Il nostro contributo è stato fondamentale per modificare la proposta iniziale riconoscendo la differenza tra abuso e consumo nocivo di alcol rispetto ad un uso moderato e consapevole, eliminando il tentativo di imporre sistemi di etichettatura fuorvianti, ed evitando che le imprese del settore vengano escluse dalla sponsorizzazione di importanti eventi come quelli sportivi».
Soddisfazione anche da Chiara Gemma, eurodeputata M5s: «In qualità di membro della Commissione Beca (commissione speciale contro il cancro) sono molto soddisfatta. Avevamo ragione: c'è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro. È questa una delle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro che abbiamo approvato ieri sera al Parlamento Europeo. Dal testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta, e introdotto l'invito a migliorare l'etichettatura delle bevande alcoliche con l'inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol. Una grande vittoria per tutto il comparto vitivinicolo pugliese, italiano ed europeo».

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