Calenda presenta il gruppo Azione e avverte Emiliano: «Non è il ras della Puglia». Il governatore: consiglieri fuori dalla maggioranza

Calenda presenta il gruppo Azione e avverte Emiliano: «Non è il ras della Puglia». Il governatore: consiglieri fuori dalla maggioranza
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Mercoledì 7 Dicembre 2022, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 20:55

«La Puglia non è il sultanato di Emiliano, la Puglia è una grande regione italiana che partecipa al Pnrr e che si sta modernizzando, non è il posto dove Emiliano fa qualsiasi cosa e niente può essere fatto senza Michele Emiliano». Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, durante una conferenza stampa a Bari in cui è stato presentato il nuovo gruppo ufficializzando il passaggio di Amati, Mennea e Clemente in Azione

«Con Massimo Cassano abbiamo fatto una scelta che è stata una scelta sbagliata, nella vita può accadere. Una scelta che non ha funzionato e dunque Cassano non è in Azione, fa un percorso diverso. È stato un errore sotto elezione e me ne assumo la responsabilità anche se non veniva da me». Lo ha aggiunto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Bari durante una conferenza stampa per la presentazione del nuovo gruppo di Azione nato in Consiglio regionale. Massimo Cassano, ex direttore generale dell'Agenzia per le politiche attive del lavoro (Arpal) della Puglia ed ex sottosegretario durante il governo Renzi, alle scorse elezioni è stato candidato nelle liste del Terzo Polo, ma non è stato eletto. 

L'affondo contro Emiliano

«Ieri Emiliano mi ha mandato via Whatsapp la dichiarazione di Lacarra e Caracciolo ma dovrebbe conoscermi e sapere che non funziona con me questo atteggiamento.

Lo feci accompagnare gentilmente fuori dalla sala del Mise per questa ragione. Se Emiliano ha intenzione di lavorare accogliendo i suggerimenti noi siamo qua, se ha intenzione di fare il ras della Puglia non gli va bene, perché come lo abbiamo accomodato fuori dal ministero dello Sviluppo quando ha passato il segno rischia che lo accomodiamo fuori dalla Regione». Lo ha detto a Bari il segretario di Azione, Carlo Calenda, presentando il nuovo gruppo di Azione in Consiglio regionale. Ieri sera il segretario e il capogruppo del Pd Puglia, Marco Lacarra e Filippo Caracciolo hanno trasmesso una nota congiunta dichiarando che i consiglieri regionali pugliesi del Pd che passeranno in Azione saranno ritenuti fuori dalla maggioranza.

La contromossa di Emiliano

«Giudico la dichiarazione del leader politico nazionale» Calenda «e dei suoi neoadepti di voler rimanere in maggioranza niente più che una dimostrazione di mancanza di rispetto e di senso delle istituzioni politiche della Regione. Dopo avere acquisito parere conforme da tutte le forze di maggioranza, non posso che estromettere formalmente tutti i consiglieri che oggi hanno aderito alla nuova formazione politica». Lo afferma il governatore pugliese Michele Emiliano in merito alla nascita in Consiglio regionale del gruppo di Azione in cui passano due consiglieri del Pd, Fabiano Amati e Ruggiero Mennea; e il civico Sergio Clemente.


Lacarra e Caracciolo: "I due consiglieri regionali fuori dalla maggioranza"

"La scelta di due consiglieri del Pd di aderire al partito di Calenda è una dichiarazione di guerra aperta alla maggioranza in Regione Puglia. In questa decisione c’è quanto di più scorretto si possa fare in politica, in quanto non si è passati in alcun modo dal sano confronto che in una coalizione dovrebbe essere alla base di ogni azione. Considerata la manifesta ostilità del partito di Calenda nei confronti del Movimento 5 Stelle, facente parte della maggioranza in Puglia, non sembra possibile alcuna convivenza civile tra i due consiglieri eletti con il Pd e ora passati ad altra sponda. Preso atto anche di quanto dichiarato da Calenda contro il presidente Emiliano, chiediamo che i due consiglieri vengano estromessi dalla maggioranza, in quanto impossibile continuare a lavorare con loro viste le premesse e nonostante la loro espressa volontà di rimanere nella maggioranza".  Così avevao chiesto in una nota congiunta Marco Lacarra, deputato e Segretario del Partito Democratico pugliese, e Filippo Caracciolo, Capogruppo PD in Consiglio Regionale: richiesta esaudita da Emiliano in persona.

Puglia popolare: c'eravamo tanto amati

«Stamani, la brutta copia di Carlo Calenda, peggio pure della sua imitazione da parte di Maurizio Crozza, ha dato il meglio del suo show infinito, durante la presentazione in consiglio regionale dei nuovi “supereroi” che hanno scelto Azione, ovvero Fabiano Amati, Ruggiero Mennea, Sergio Clemente e Massimiliano Stellato. Dopo aver ricevuto i vertici di Puglia Popolare per ben due volte a Roma, prima delle elezioni delle politiche, oltre ad un altro incontro con Matteo Richetti, in cui ci ha accolti e dettato il “diktat” della partecipazione ad Azione, ovvero: “mai con Emiliano”, quel gran burlone di Carlo Calenda si è permesso il lusso di definire “un errore” la scelta di candidare Massimo Cassano in Azione». Così Carlo Laurora, commissario regionale Puglia Popolare.

«Già, che bell’errore che è stato per una forza come Puglia Popolare stringere e forzare la mano verso un progetto nazionale a costo di rinunciare, per qualche mese, alla sua vera identità di rispetto delle persone e delle istituzioni.
Un grande errore è stato, caro Carlo Calenda, aver pensato che tu potessi rappresentare il futuro nel panorama politico contemporaneo, ma ti sei dimostrato politicamente ed umanamente, peggio di quanto ti eri già manifestato ai pugliesi che ti hanno etichettato con un sonoro e costante 2%!».

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