Caldo africano, Puglia sotto assedio: temperature sopra i 40°. E nei campi niente acqua

Caldo africano, Puglia sotto assedio: temperature sopra i 40°. E nei campi niente acqua
di Paola COLACI
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Martedì 29 Giugno 2021, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:33

Clima rovente e nuova ondata di caldo africano in Puglia, con punte di oltre 40 gradi previste già nelle prossime ore. L’afa non molla e su tutto il territorio regionale resta l’allarme. Pronto soccorso e numeri di emergenza continuano ad essere presi d’assalto con richieste di intervento a causa di malori dovuti proprio al gran caldo. Migliaia le segnalazioni soprattutto da parte di anziani e soggetti fragili o con patologie. In media 300 chiamate al giorno solo in provincia di Lecce. E 135 interventi dei sanitari nel solo weekend a Taranto per malori, collassi e problemi cardiaci.

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Massima allerta anche sui luoghi di lavoro dopo i tragici eventi dei giorni scorsi. Tre i morti sul lavoro a causa delle alte temperature: un autotrasportatore di 38 anni di San Pietro Vernotico colto da malore alla guida, un 35enne di Miggiano morto mentre distribuiva volantini e un bracciante 27enne del Mali trovato senza vita sulla strada mentre rientrava in bici dal lavoro. Dallo scorso sabato, tuttavia, è in vigore un’ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano che vieta il lavoro nei campi nelle ore più calde della giornata, fino ad agosto. L’ordinanza vale sull’intero territorio regionale "nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www. worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ segnali un livello di rischio Alto". Il sistema Worklimate - progetto coordinato dall’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche - è infatti in grado di indicare i momenti della giornata particolarmente critici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

E in Puglia, oggi e domani soprattutto nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 16 la situazione è da bollino rosso. Ma le temperature sono destinate a restare oltre il livello di guardia anche nei prossimi giorni. Secondo il bollettino del ministero della Salute, la fase più calda per il Sud è attesa tra domani e giovedì 1 luglio. E tra le zone roventi rientra proprio la Puglia con punte di 40-41 gradi.

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L’ondata di afa improvvisa, associata alla siccità perdurante da più di due mesi, sta seccando anche la terra, scottando la frutta nei campi e provocando disagi anche nelle stalle agli animali. È Coldiretti Puglia a lanciare l’allarme. Il 2021 si classifica, infatti, all’ottavo posto tra gli anni più caldi mai registrati con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, secondo l’analisi Coldiretti sui dati del Noaa relativi ai primi cinque mesi. Ma la situazione è preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi. «E in Puglia a risentirne è tutto il settore agricolo nel 2021 divenuto rovente – denuncia Coldiretti Puglia - con 10 milioni di metri cubi di acqua in meno, con le albicocche, l’uva e le ciliegie scottate dal solleone e i frequenti incendi, oltre 30 al giorno solo in provincia di Lecce, che mandano in fumo migliaia di ulivi ormai secchi a causa della Xylella e i 70 roghi dei campi di grano nel foggiano». «Ma stanno soffrendo il caldo anche gli animali nelle stalle – spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 15% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali».

Disagi in campagne e nelle città

L’erogazione a singhiozzo dei pozzi ubicati in alcune zone della regione sta mettendo a serio rischio non solo l’agricoltura ma anche alcune città. Soprattutto nel Barese dove si registrano già impianti non funzionanti ed erogazioni a singhiozzo. A perdere acqua - con una diminuzione di 18 milioni di metri cubi- è anche la zona della Capitanata. I dati sono stati rilevati del Consorzio di Bonifica dell’area. Situazione ancora sotto controllo, invece, nel Salento. «L’irrigazione dei campi al momento non sta subendo particolari criticità - sottolinea Vito Caputo, direttore generale del Consorzio Terra D’Arneo nel Salento - Il livello dell’acqua nei pozzi non desta ancora particolare preoccupazione e la situazione è sotto controllo. È chiaro, tuttavia, che proprio a causa delle elevatissime temperature il monitoraggio è costante». Blackout sulla rete elettrica, invece, in diversi comuni delle province di Lecce e Brindisi con disagi e malori per residenti e commercianti. Dopo le criticità dei giorni scorsi, ora si passa alla conta dei danni. E i riflettori restano puntati sulla colonnina di mercurio.

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