Recovery, Draghi si prende la regia. Si punta sul dialogo con i territori, ecco le risorse in Puglia

Recovery, Draghi si prende la regia. Si punta sul dialogo con i territori, ecco le risorse in Puglia
Recovery, Draghi si prende la regia. Si punta sul dialogo con i territori, ecco le risorse in Puglia
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 25 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:11

Un «sostanziale accordo» di tutti i partecipanti alla cabina di regia sulla governance del Recovery. La riunione tenutasi ieri mattina su quello che può essere definito il centro di controllo sui soldi europei per la ripresa ha trovato una quadra: sarà guidato da Mario Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco sarà presenza fissa. Poi, a seconda degli argomenti discussi, si avvicenderanno i ministri competenti.

Il decreto legge arriverà in Consiglio dei ministri entro la fine della settimana e delinea un sistema di governance articolato su tre distinti livelli: un livello politico, con cabina di regia a Palazzo Chigi e direzione generale al Mef; un livello di dialogo sociale, attraverso un tavolo permanente con parti sociali ed enti territoriali; un livello tecnico, con una segreteria tecnica presso la presidenza del Consiglio. Una cabina di regia già denominata “a geometria variabile” presieduta da presidente del Consiglio con ministri competenti di volta in volta convocati, con ruolo di indirizzo e coordinamento, monitoraggio periodico, individuazione criticità normative, e la redazione di una relazione per le Camere che sarà periodica ed anche su richiesta delle stesse ogni volta il Parlamento lo ritenga opportuno.

Grande attenzione sarà dedicata quindi al dialogo sociale: attraverso l’istituzione di un tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, con il coinvolgimento delle parti sociali e degli enti territoriali. Aspetto non da poco poiché sui territori e in base al rapporto con le amministrazioni locali si gioca la partita. Mettere le gambe al tavolo, è stato detto dai sindaci diverse volte.

Le risorse per il Sud

 

Al Sud, il Piano di rilancio prevede circa 82 miliardi, cioè il 40 per cento delle risorse territorializzabili (che sono pari a 206 miliardi). Per il Pnrr la riduzione del divario territoriale è un obiettivo trasversale da raggiungere con gli investimenti delle varie missioni. In generale, per il Mezzogiorno le risorse saranno investite in digitalizzazione, innovazione, competitività (14,6 miliardi), in rivoluzione verde e transizione ecologica (23 miliardi), in infrastrutture per la mobilità sostenibile (14,5 miliardi), in istruzione e ricerca (14,6 miliardi), in inclusione e coesione (8,8 miliardi) e in salute (6 miliardi).

Le infrastrutture in Puglia

 

La Puglia avrà la sua fetta e a beneficiarne saranno innanzitutto le Zes.

Le due differenti Zone economiche speciali - una ha il suo baricentro nello scalo di Taranto e si estende in Basilicata, la seconda è incentrata nel sistema dei porti del Mar Adriatico e comprende il Molise - beneficeranno di investimenti per un totale di 124 milioni. Per i porti, sono previsti investimenti per 50 milioni di euro per il porto di Taranto, 41 milioni per il porto di Manfredonia mentre le aree industriali di Brindisi, Lecce e Taranto usufruiranno rispettivamente di 8,6 milioni, 16,2 milioni e 8,1 milioni.

Altro capitolo importante, i trasporti e i collegamenti. Per quanto riguarda alta velocità e infrastrutture ferroviarie, la Puglia è coinvolta negli interventi sulla linea adriatica e nella connessione diagonale con il Tirreno. Sulla linea Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia saranno realizzate alcune tratte intermedie del progetto per abbattere i tempi di percorrenza. A proposito di collegamenti su ferro, un importante progetto di riqualificazione funzionale, miglioramento dell’accessibilità e intermodalità sarà destinato alla stazione di Barletta in quanto inclusa nel circuito Easy&Smart: stazioni che, grazie all’innovazione tecnologica, facilità di accesso, alti livelli di sicurezza e qualità dei servizi, diventano delle piccole smart city inserite nel tessuto urbano

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