Ex discariche da bonificare con i fondi Pnrr: ecco i primi tre "siti orfani" in Puglia

Ex discariche da bonificare con i fondi Pnrr: ecco i primi tre "siti orfani" in Puglia
di Paola COLACI
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Domenica 20 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:52

Bombe ecologiche da disinnescare. Discariche abusive di rifiuti, ex opifici e aree potenzialmente contaminate in totale stato di abbandono: in Puglia i “siti orfani” da bonificare sono sei. Ma i primi fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) - in tutto 44,5 milioni quelli necessari per le opere - sono sufficienti ad avviare nell’immediato solo la metà degli interventi previsti dalla Regione nell’elenco inviato lo scorso novembre al Ministero della Transizione ecologica. Nel primo lotto di bonifica rientrano l’ex “Colacicco” di Santeramo in Colle a Bari. Ma anche l’Rsu Nubile di Brindisi e l’ex Saspi di Lecce. Interventi rimandati, invece, per le Zincherie Adriatiche di Diso, per il secondo lotto della “Colaciccio” nel Barese e per l’ex opificio “Iao” in località Montecalvello-Giardinetto a Troia, in provincia di Foggia.

Bari, Brindisi e Lecce: le prime tre discariche da bonificare

Si parte subito con l’impianto di discarica Rsu Nubile Srl in Contrada Autigno a Brindisi.

E i fondi a disposizione ammontano a 21 milioni di euro. La discarica comunale è chiusa da oltre sei anni, dopo più di tre anni di sequestro, a causa della contaminazione della falda acquifera sottostante dovuta al passaggio attraverso il terreno del percolato, prodotto in grandi quantità. A creare i maggiori problemi, dopo le verifiche effettuate sul luogo, sono stati l’assenza di isolamento idraulico del percolato tra i lotti uno e due e tra il lotto quattro ed il lotto due. Nonché le connessioni tra i lotti uno, due e quattro e la falda. Questo ha provocato, in sostanza, il passaggio dei liquidi inquinanti attraverso il terreno e fino alla falda acquifera sottostante. Che per questo risulta, come detto, altamente contaminata.

Interventi di bonifica anche nel Salento

Nelle tabelle del Governo rientra, infatti, la riqualificazione dell’area dell’ex inceneritore Saspi di Via Vecchia Lizzanello, a Lecce lungo il lato Nord della Tangenziale Est. Intervento per il quale sarebbero destinati 2 milioni. Ma si parte anche con il primo lotto dell’ex discarica “Colacicco” a Santeramo in Colle a Bari. In attesa di nuovi stanziamenti, invece, l’ex “Iao srl” di Troia. Un sito potenzialmente inquinante la cui presenza sul territorio è già stata correlata attraverso numerosi studi a una crescente incidenza di patologie del colon-retto, dell’esofago e dei sistemi immunitario e cardio-circolatorio. Oltre ad avere un forte impatto ambientale, in particolare sul suolo, sull’acqua e sull’aria nelle zone circostanti. Ma si attende la disponibilità di nuove riosrse Pnrr anche per l’ex sito delle Zincherie Adriatiche di Diso, in via provinciale per Spongano. E per il secondo lotto dell’ex “Colacicco” a Santeramo in Colle».

L'assessore Maraschio: «Grande opportunità per il territorio»

«Il Pnrr rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio utile per intervenire su importanti problemi ambientali aperti da molto tempo ormai - ha fatto sapere nelle scorse ore l’assessora all’Ambiente, Territorio e Urbanistica Anna Grazia Maraschio - I fondi a disposizione al momento sono sufficienti a garantire l’avvio e la realizzazione di tre progetti sui 6 inseriti nell’elenco trasmesso al Ministero. La Regione punta a restituire queste aree fortemente inquinate dopo opportuna bonifica alle comunità pugliesi. Al momento, tuttavia, non vi sono ulteriori risorse disponibili. Ma il lavoro non si arresta. Attendiamo la disponibilità di nuovi fondi per completare un’opera che riteniamo di fondamentale importanza per il territorio. Tanto per la tutela dell’ambiente quanto nell’ottica della garanzia della salute ai cittadini».

Altri 9,4 milioni per la maxi-discarica in Contrada Nepta a Bitonto

All’elenco degli interventi previsti attraverso i fondi del Pnrr si aggiungono, infine, i 9,4 milioni già assegnati dal Ministero della Transizione ecologica alla Regione per la riqualificazione l’area inquinata di contrada Nepta a Bitonto, nel Barese. L’accordo che prevede “Misure di prevenzione, messa in sicurezza e Bonifica della discarica abusiva in contrada Nepta” è stato sottoscritto nelle scorse settimane. Nei fatti si tratta di un sito da 25mila mq che sin dagli anni ‘90 è stato utilizzato come discarica abusiva di rifiuti speciali. E a seguito di accertamenti tecnici effettuati nell’ambito di un procedimento penale prima, e di un successivo procedimento civile, è stata evidenziata la presenza di alcuni metalli e idrocarburi pesanti e di rifiuti sotterrati. Una vera e propria bomba ecologica, dunque. Pericolosa non solo per l’ambiente ma anche per i cittadini. Entro il prossimo anno, comunque, il Comune di Bitetto dovrebbe completare le attività di rimozione rifiuti. Il collaudo è previsto, infatti, nel 2023. 
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